In un video 11 tra i disastri abbattutisi sull’Italia tra il 24/5 e il 14/6. Nel 2022 oltre 300 eventi meteorologici estremi. Nel 2023 sono già oltre 500.

Una coppia di anziani chiude la portiera dell’auto che li accompagna a casa e inizia a camminare verso casa, guadando la strada, con l’acqua che arriva alle ginocchia. In sottofondo un commento: “Poverini. Grida aiuto…”. Inizia così il video di Ultima Generazione che raccoglie alcuni momenti drammatici legati ai 11 tra i diversi eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia tra il 24 maggio e il 14 giugno scorso. 

In un minuto e trenta secondi il “Diario climatico degli ultimi 20 giorni in Italia”, pubblicato in un reel sulla pagina Facebook e in un reel sul profilo Instagram di Ultima Generazione, ripercorre quello che è accaduto a Brescia e Rezzato il 24 maggio, a Roma il 27 maggio, a Torbole (Trento) il 31 maggio e poi a Arce (Frosinone) il 1° giugno, a Taranto il 2 giugno, a Matera il 3 giugno, a Badesse (Siena) il 4 giugno, a Palombara (Roma) e a Cagli (Pesaro Urbino) il 5 giugno, Catanzaro il 12 giugno e Fluminimaggiore (Sud Sardegna) il 14 giugno.

Un Italia che non viene raccontata ma che esiste. Lo stesso silenzio è riservato agli effetti della crisi climatica sulla nostra pelle. Negli ultimi anni gli eventi estremi sono aumentati esponenzialmente, in piena coerenza con quanto previsto dagli scienziati. Nel 2022 abbiamo visto oltre 300 eventi meteorologici estremi. Ora, nel 2023, abbiamo già superato i 500”, si legge nei reel che stanno diventando virali.

È l’Italia dei due anziani che camminano con fatica nell’acqua alta sotto un ombrello che non può ripararli dalla pioggia sotto le loro gambe; dei cittadini sull’autobus che imbarca acqua piovana a Brescia; dell’uomo che scivola e viene trascinato dalla corrente in strada a Matera; della macchina che fa inversione nella piazza Torbole, immersa in un lago ghiacciato; dell’uomo che a Catanzaro riprende il fiume fangoso che sale sulla macchina, ostruendogli la visuale, e parla di “una violenza assurda”; della ristoratrice di Palombara, che riprende l’acqua che dalla montagna entra nel ristorante, inondandolo di liquido marrone.

L’impatto sulla nostra economia (turismo, infrastrutture, case, sanità pubblica) è elevatissimo, si parla di decine di miliardi di euro all’anno. E quest’anno lo scotto sarà ancora più alto a causa dell’alluvione in Emilia. I governi ci stanno portando al collasso, diventeremo sempre più poveri mentre pochi eletti continueranno nell’agiatezza”, prosegue il reel.

Scaricare le responsabilità sugli altri però non basta, bisogna agire e chiedere ai Governi l’interruzione dei sussidi pubblici ai combustibili fossili, causa principale del surriscaldamento globale. “Ma i veri colpevoli sono loro o noi persone coscienti di quello che sta accadendo che non stiamo facendo nulla? È degna una vita passata a piangere sul latte versato, sulle case e sulle opere d’arte che si potevano salvare, sui morti che si potevano evitare? Noi pensiamo di no ed è per questo che stiamo invitando tutte e tutti alla resistenza civile. Non possiamo continuare a negare a noi stessi l’opportunità di cambiare le cose, non vogliamo credere che non ci sia niente da fare. È un’urgenza. Un altro modo è possibile, un altro mondo non lo abbiamo”, conclude Ultima Generazione.

La richiesta della campagna NON PAGHIAMO IL FOSSILE, promossa da Ultima Generazione è:

Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Ufficio stampa Ultima Generazione

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