Mercoledì 7 giugno alle 14.30, alcunə attivistə di Extinction Rebellion hanno esposto sulla Torre degli Asinelli a Bologna uno striscione contro l’allargamento del Passante di mezzo, poiché rappresenta l’opera simbolo dell’indifferenza delle istituzioni locali e nazionali per gli effetti clima-alteranti delle politiche di sviluppo del territorio.

Extinction Rebellion esige dunque che Comune e Regione si battano per la sospensione del
progetto e per la formulazione di strategie alternative per la riduzione del traffico privato, che
prevedano il potenziamento del trasporto pubblico: la principale misura per l’abbattimento delle
emissioni dannose per la salute e per l’ambiente.

L’obiettivo ufficiale del progetto è infatti la fluidificazione del traffico quotidiano su quel tracciato stradale; tuttavia, i promotori dell’opera hanno ignorato che gli studi attuali sulla mobilità urbana dimostrano che allargare una strada non risolve affatto il problema, anzi tende a peggiorarlo nel giro di pochi anni.

L’aggiunta di una corsia innesca infatti un fenomeno noto come “domanda indotta”, che consiste
nell’incoraggiare le persone che vivono in prossimità dell’infrastruttura e le aziende che trasportano merci su gomma a servirsi della strada “potenziata”. In questo modo non solo si vanifica lo scopo del progetto, ma si espone coloro che vivono nei quartieri attraversati dal Passante ad un incremento vertiginoso delle emissioni di Co2, che ha effetti devastanti sulla salute respiratoria delle cittadinə per via del peggioramento della qualità dell’aria.

Il progetto di allargamento del Passante è reso ancora più intollerabile dall’urgenza della crisi climatica, che secondo gli scienziati del CNR-IRPI è direttamente collegata alle straordinarie precipitazioni e conseguenti alluvioni che hanno devastato la nostra Regione. Eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e suoli sempre più incapaci di assorbire acqua sono due delle manifestazioni dell’emergenza climatica, causata dalle emissioni antropiche di gas serra.

La Regione Emilia-Romagna è la terza in Italia per consumo di suolo e la prima per cementificazione in aree alluvionali, nonostante la legge “contro il consumo di suolo” di cui tanto si vanta Bonaccini. Inoltre, sostenendo l’allargamento del Passante di mezzo, questa continua a finanziare cementificazione e impermeabilizzazione del suolo, che contribuiscono a far sì che una pioggia di eccezionale intensità si trasformi in un’alluvione devastante.

Ad oggi le istituzioni comunali e regionali continuano a difendere questo inutile progetto e si rifiutano persino di effettuare la valutazione di impatto sanitario, più volte richiesta da Extinction Rebellion e dagli altri movimenti ecologisti cittadini. Ma noi non ci arrendiamo: il 10-06 bloccheremo il Passante di mezzo per rimarcare ancora una volta la necessità per la nostra comunità di prendere una direzione completamente diversa. È per questo che esigiamo che Comune e Regione si attivino immediatamente per sospendere il progetto del Passante e adottare le politiche ecologiche necessarie a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.