pubblichiamo il comunicato dell’UDI Palermo-Biblioteca delle Donne con il quale si prende una netta posizione politica sui fatti accaduti a Palermo lo scorso 23 maggio

 

Non intendiamo ricostruire le vicende ed i fatti che hanno segnato la giornata in commemorazione della strage di Capaci del 1992, né evidenziare la falsità di molte narrazioni “giornalistiche”. Per questo rinviamo ai comunicati esaustivi della CGIL e del “Comitato 23 maggio”.

Qui vogliamo sottolineare che l’episodio di Palermo rappresenta l’ennesimo tentativo di reprimere con la forza qualsiasi manifestazione di dissenso, qualunque sia il contenuto della contestazione, qualunque il luogo geografico nel quale si esprime.

 

 

È l’ultimo di una lunga serie di episodi di intolleranza violenta contro ogni forma di contestazione che non si può imputare solo a questo governo ma che ora rischia di assumere contorni più pesanti ed inquietanti.

E soprattutto è grave e preoccupante il contesto in cui si colloca l’episodio repressivo palermitano: una manifestazione antimafia cui annualmente sono chiamati a partecipare anche le/gli studenti perché si continui a chiedere tutta la verità sulle stragi e trasparenza nei comportamenti da parte della politica, perché non si esaurisca quella “fame di giustizia” che 31 anni fa portò alla mobilitazione delle “donne del digiuno”.

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