Questa mattina verso le 10:30 due cittadini parte della campagna NON PAGHIAMO IL FOSSILE, promossa da Ultima Generazione, Scientist Rebellion e Veglie contro le morti in mare, hanno imbrattato con vernice arancione lavabile l’ingresso di Palazzo della Signoria di Firenze, utilizzando due estintori. L’azione di oggi segue la bocciatura in commissione di bilancio del Senato della Repubblica di alcuni emendamenti a un disegno di legge riguardante il taglio di diversi sussidi ambientalmente dannosi (SAD) avvenuta ieri, 16 marzo. Tagli che avrebbero permesso di rendere utilizzabili in tempi brevi circa 500 milioni di euro di fondi, soldi pubblici dei cittadini, impiegabili per mettere in sicurezza il Paese dalla severità delle condizioni siccitose attuali e prossime e per altri investimenti nella conversione ecologica. Allo stesso tempo vediamo la concomitante approvazione del discutibile e datato progetto del ponte sullo stretto di Messina.

Le due persone di Ultima Generazione sono state immediatamente fermate dalle Ffrze dell’ordine, che in poco tempo le hanno portate via.

“L’inquinamento del mare a livello microbiologico è in aumento ogni anno. Tante zone vanno oltre i limiti di legge a causa della scarsa depurazione e dei rifiuti illegali nelle foci e nei canali. Con il caso della Strada Regionale 429, con migliaia di tonnellate di rifiuti altamente tossici smaltiti sottoterra, abbiamo un esempio eclatante di crimine contro l’ambiente. La Regione Toscana ha solo isolato la zona promettendo una bonifica che sembra non essere nei suoi piani. Questa inazione costringe da più di un anno gli abitanti della zona a vivere nel terrore, quando la loro tutela dovrebbe essere invece un fatto prioritario”, queste le parole di Nicole.

Ipocrisie del Comune di Firenze su tema energetico e tutela paesaggistica

Il palazzo è sempre lo stesso, ma chi attualmente lo abita ha perduto la visione di responsabilità per il futuro di tutta la propria comunità che, al contrario, fu appannaggio di quanti vi esercitarono il potere nel Rinascimento. Ai decisori politici di questo tempo è chiesto con urgenza di compiere un radicale cambiamento nell’amministrazione della comunità locale, se l’obiettivo, non procrastinabile, è quello di evitare il punto di non ritorno causato dalla catastrofe climatica già in corso. Il Comune di Firenze, infatti, continua a portare avanti scelte incompatibili con la necessità di ridurre le emissioni inquinanti, dovute all’impiego di fonti di energia fossili, e con quella di sviluppare fonti di energia rinnovabili. Persevera invece a intraprendere scelte assurde, che favoriscono l’aumento di emissioni di CO2, responsabili dell’aumento della temperatura e dell’inasprimento della catastrofe climatica.

Benché l’amministrazione comunale nell’ottobre del 2022 abbia consentito l’installazione di pannelli fotovoltaici, ancora adesso pone divieti e forti limiti a tali installazioni. Infatti:  è vietata in modo assoluto l’installazione di pannelli fotovoltaici nel centro storico della città; è obbligatoria l’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza per l’installazione nei perimetri delle aree di territorio comunale soggette a vincolo; è vietata l’installazione nelle c.d. “core zone e buffer zone” del sito ville e giardini medicei in Toscana;  non è consentita l’installazione a terra nell’area “A” di formazione otto – novecentesca, centri storici minori, nel subsistema del bosco e nel subsistema dei fiumi Arno, Greve e Ema.

Tutte “strozzature” burocratiche che scoraggiano i cittadini a investire in energie rinnovabili, perdendo anche l’opportunità di dar vita all’innovativo e solidale strumento delle “comunità energetiche”. Si annunciano passi avanti che vengono poi però disattesi; atteggiamento che, diversamente, non viene tenuto riguardo all’installazione di antenne paraboliche e ripetitori per cellulari anche nelle aree del centro storico e in luoghi di interesse paesaggistico. Mancano scelte veramente efficaci per ridurre il numero di auto con motori termici circolanti in città. In questo, si salda un’alleanza grave, con il recente comportamento del Governo Meloni che, in combutta con Polonia e Germania, ha fatto saltare definitivamente l’accordo europeo per lo stop dal 2035 della vendita delle auto a motore endotermico.

Tutte scelte che concorrono ad allontanare l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi e che ci stanno invece portando a un catastrofico aumento di 2,5 gradi.

I vertici dei poteri politico e spirituale per la conversione ecologica

A inizio settimana in Kenya il Presidente Mattarella ha parlato di “Sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, indicando come “la riduzione delle emissioni nei tempi e nelle modalità indicate dalla comunità scientifica costituisce un obbligo ineludibile che riguarda tutti. Non ci si può cullare nell’illusione di perseguire prima obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare, in un secondo momento, le problematiche ambientali. Non abbiamo un secondo tempo”.

Per salvare il Pianeta serve subito un Rinascimento Ecologico, che passi per quella “conversione ecologica” che Papa Francesco, di cui è ricorso in questi giorni il decennale del Pontificato, ha messo al centro dei contenuti dell’Enciclica Laudato Si’. Ecco perché oggi, a tal fine, è determinante il concorso delle città e del coraggio delle loro governance.

Il governo italiano, nonostante la dichiarazione di emergenza climatica, continua a venir meno al proprio dovere. Le nostre amministrazioni dovrebbero abbandonare il più velocemente possibile l’energia fossile; invece, disinteressandosi dei problemi, continuano a investire, unicamente per il proprio profitto, fondi pubblici, anche i miei soldi, in opere inutili e dannose. Per denaro sono giunti perfino ad avvelenare la terra dove ho sempre vissuto, interrando illegalmente nel suolo rifiuti tossici e potenzialmente pericolosi, non si sono fatti scrupoli nel mettere a rischio la mia vita e quella delle persone a me care. Oggi sono costretto, mio malgrado, alla ribellione, non mi è possibile tollerare lo spettro della morte portato sulla mia casa”, ha dichiarato Giordano, 23 anni, di Empoli.

La richiesta della campagna è:

 Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link.

Ultima Generazione comunica inoltre le date dei prossimi grandi eventi organizzati dalla campagna “Non paghiamo il fossile” in collaborazione con Scientist Rebellion:

– 22 aprile, Romaconcerto “La fine del mondo”

– 12 maggio, Romapresidio in tribunale per il processo in cui il Senato di costituirà parte civile contro Ultima Generazione

– 24 maggio, Vaticanopresidio in sostegno del processo per l’incollamento sul basamento di marmo del Laocoonte

– 27 maggio, Romamarcia in sostegno della campagna “Non paghiamo il fossile”

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Ultima Generazione è una coalizione di cittadini ed è membro del network A22Climate Emergency Fund è il finanziatore principale di Ultima Generazione per il reclutamento, la formazione e la crescita.