Nonostante la tentata irruzione delle forze dell’ordine, gli studenti della sede di scienze umane e lingue in via Bologna del liceo Einstein, sono fermamente determinati a continuare

Purtroppo le forze dell’ordine questa mattina hanno tentato di fare irruzione nel liceo occupato dai ragazzi con episodi di violenza che non vorremmo vedere soprattutto sul suolo scolastico e in particolare in scuole in maggioranza frequentate da minorenni. Nel video si vede abbastanza chiaramente che un agente utilizza un chokehold, una presa per la gola, su uno dei ragazzi.

All’nterno della scuola occupata si stanno svolgendo seminari ed incontri sul Tav, sul transfemminismo, sulla situazione palestinese, sul diritto all’abitare, sulla crisi climatica. Sono temi non trattati nella scuola ma che evidentemente i ragazzi sentono di dover approfondire collettivamente e questo è un preciso segnale.

Le motivazioni dell’occupazione sono quelle che mossero le manifestazioni dell’anno scorso, ovvero il PCTO (alternanza scuola-lavoro), una scuola che gli studenti vorrebbero diversa, più altri temi che si sono nel frattempo aggiunti: il Governo Meloni, il persistere della mancanza di interlocuzione con gli studenti, eredità dei Governi precedenti, e non ultime le dichiarazioni di Valditara sull’utilità dell’umiliazione, che, in tutta franchezza, ricordano il sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket.

Torino è secondo molti in prima linea nella repressione, anche violenta, del dissenso, l’episodio di questa mattina sembra collocarsi nel pieno di queste critiche, anche perché l’occupazione è stata nonviolenta, come tutte le occupazioni studentesche dell’anno scorso.

Mentre stiamo scrivendo sta iniziando un’assemblea con altri collettivi delle scuole torinesi per confrontarsi sulle motivazioni, condivisione e proseguo della lotta dell’Einstein.

2 video dell’irruzione della Polizia:

 

Le dichiarazioni degli studenti: