L’utilizzo, anche per il trasporto delle merci, della linea ferroviaria esistente”, indicata come l’opzione che comporta “oltre ad un minore utilizzo di suolo anche un ingente risparmio economico e un impatto nettamente minore sul nostro territorio”. Non è il Movimento NoTav a parlare qui ma il programma amministrativo sulla base del quale i rivaltesi hanno eletto l’attuale Amministrazione comunale, nell’ottobre 2021. “Questa sarà la linea che terremo in ogni sede in cui si discuterà di Torino-Lione” sentenziava il medesimo programma.

Appena due mesi dopo l’Amministrazione ha rinnegato la sua “linea” prima che il Commissario di Governo cantasse tre volte: «All’interno dell’Osservatorio e nei tavoli tecnici lavoriamo per redigere il migliore progetto possibile e per ridurre al minimo impatto e disagi per la cittadinanza». Non solo un “cambio di linea” ma un’accettazione senza riserve della nuova linea Avigliana – Orbassano che prevede un devastante coinvolgimento del territorio di Rivalta.

L’Amministrazione non ha il mandato politico per accettare il TAV a Rivalta, non è questa la posizione enunciata in campagna elettorale e sulla quale ha chiesto e ottenuto il voto dagli elettori. Da mesi il Comitato No Tav Rivalta insiste affinché sia svolto un confronto pubblico nel merito di questo tema determinante per il futuro della nostra comunità e del nostro territorio. Un confronto che non può partire da tesi preconcette, predeterminate o imposte ma che deve invece essere aperto alle molteplici posizioni emerse in trent’anni di dibattito intorno al tema dell’opera Torino-Lione, tutt’ora da realizzare.

Non è chiaro se questo confronto pubblico potrà svolgersi in modo appropriato nell’incontro sul tema nuova linea Torino Lione che l’Amministrazione ha più volte annunciato  di voler indire per lunedì 12 dicembre alle ore 21 presso il Salone del Mulino. In tal senso, il Comitato No Tav Rivalta pone con forza le seguenti condizioni:

  1. Il luogo dell’incontro deve essere sufficiente capiente per consentire un’ampia partecipazione dei cittadini; a tale proposito, tenuto conto che il luogo attualmente individuato (sala del Mulino) appare insufficiente, perché non si utilizza l’Auditorium Franca Rame?
  2. L’organizzazione dell’incontro e la scelta dei relatori invitati deve offrire un confronto tra posizioni differenti, anche attraverso la valutazione di alternative e pareri tecnici non necessariamente allineati a quelli attualmente sostenuti dall’attuale Amministrazione e dai suoi consulenti. A tale proposito, perché non si invita l’Amministrazione comunale di Avigliana (il territorio è coinvolto dalla medesima ipotesi progettuale) ad esporre le sue posizioni contrarie all’opera, anche con il coinvolgimento della Commissione Tecnica dell’Unione Montana Valle Susa?
  3. L’incontro deve essere adeguatamente e preventivamente pubblicizzato. A tale proposito perché ad oggi l’Amministrazione non ha ancora fatto nulla?

La data del 12 dicembre incombe, le risposte devono arrivare ora. Altrimenti prenderemo atto che per questa Amministrazione i cittadini sono un accessorio.

A sarà dura!