“I bambini oramai non giocano più al dottore. Giocano allo specialista.” – diceva il comico milanese, di origini russe, Boris Makaresko.

Cosa vuol dire, quindi, essere medico? Ma soprattutto cosa vuol dire essere medico oggi?

La Pandemia ha solo messo in luce le crepe di un sistema sanitario perimetrato da una cornice culturale vecchia, rigida, protocollare, immersa nelle classiche contraddizioni del sistema neoliberista.

Per scoprire cosa vuol dire essere medico oggi, forse allora è necessario un cambio di paradigma che non può ridursi in spasmodiche ricerche nel campo dell’innovazione tecnologica o del progresso tecnico scientifico. Forse il cambio di paradigma passa prima attraverso una pausa di riflessione, in cui si uniscano i punti e si valutino i fattori che determinano attualmente la salute di un individuo e di una collettività.

E siccome è saggio costruire il nuovo partendo da una base culturale solida, ricordiamoci, innanzitutto, della sapienza di Ippocrate, del suo giuramento e di altri antichi saperi, ma contestualizzandoli nella complessità odierna.

È così che nasce la Scuola di Ippocrate, con l’obbiettivo di “despecializzare” i medici, gli psicologi e altre figure di cura in possesso di laurea, affinché, attraverso una visione del globale, curino i pazienti tenendo prima conto della loro unicità, della loro storia e dell’ambiente in cui sono cresciuti e inseriti.

Per ottenere questo, nella Scuola, la Medicina e la Psicologia si aprono al confronto con altre discipline non considerate finora dalla formazione istituzionale, per conferire un quadro complessivo che tenga conto del cambiamento di contesto avvenuto negli ultimi anni.

Nel programma del primo master della Scuola di Ippocrate, che avrà inizio il 23 novembre 2022, sono infatti incluse lezioni di biofisica, biochimica, fisica quantistica, etica e filosofia, epistemologia, ecologia e psiconeuroendocrinoimmunologia, con una particolare attenzione al lavoro sul sé, che deve precedere il confronto con il paziente e la sua successiva gestione.

A presiedere le lezioni saranno presenti eccellenze del mondo accademico internazionale come il prof. Erik Baars, medico epidemiologo e ricercatore sanitario presso il Louis Bolk Institute olandese, la Prof.ssa Nadia El-Hage Scialabbe, ecologa, ex dirigente della FAO e ideatrice del concetto di sostenibilità nel mondo agricolo, il Prof. Giovanni Maio, Head of Institute presso la Faculty of Medicine di Friburgo e molti altri docenti e intellettuali che lavoreranno in sinergia, unendo le competenze, per formare la nuova figura di terapeuta.

Il nuovo terapeuta sarà così in grado di scegliere i percorsi terapeutici assieme a chi chiede aiuto in maniera libera; riconoscere e rispettare le emozioni, i sentimenti, i valori e la coscienza di ogni essere umano; saprà riconoscere il rapporto tra psiche, corpo, mente e cervello; potrà scegliere anche fra le medicine complementari attraverso un criterio scientifico; non sarà condizionato, per quanto possibile, da interessi economici ed ideologici; saprà affrontare le recenti acquisizioni di fisica e medicina quantistica in biologia e medicina; sarà aperto al confronto con i suoi colleghi nell’ottica di avere una visione sempre più globale e complessa della realtà e del benessere del proprio paziente.

Per tutte le informazioni al riguardo consultate il sito: www.scuoladippocrate.life

Irina Boutourline

Vicepresidente IppocrateOrg