A Mosul sono stati scoperti bassorilievi risalenti a 2700 anni fa. Durante i lavori di risistemazione di una delle porte storiche della città, distrutta dai criminali miliziani di Daiesh, nel nome della purezza di fede che arriva all’iconoclastia, nella parte sotterranea è stata fatta questa scoperta che ha richiesto l’intervento dell’Ente per le antichità di Baghdad. I “murales” di pietra risalgono al periodo di dominio del re Sennacherib (704-682 a.C.) e rappresentano scene di guerra ed elementi di natura vegetale, con molta attenzione ai particolari.

I lavori archeologici sono stati finanziati dalla Fondazione Aliph (Alleanza Internazionale per la protezione del patrimonio nelle zone di conflitto).

Il patrimonio culturale dell’Iraq è stato saccheggiato dall’esercito statunitense nel 2003. Dal Museo di Baghdad sono stati rubati 150 mila reperti archeologici di alto valore storico e culturale, dei quali soltanto una minima parte è stata ritrovata e, dopo lunghe battaglie giuridiche a Washington, è stata restituita.