Le testimonianze di sopravvissute come Liliam Altuntas, le denunce di Sex Industry is Violence svelano, oltre ogni propaganda disumanizzata, l’unica vera realtà.

«La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società». Nel trentennale delle stragi questa lezione di Giovanni Falcone andrebbe scolpita nella pietra e ricordata ogni giorno.

Nei giorni scorsi siamo tornati a documentare e denunciare il perverso connubio tra stupro a pagamento, tra l’ideologia patriarcale che schiavizza migliaia di donne di ogni età in cui proliferano pedofilia e abomini di ogni tipo e le mafie. Una drammatica conferma è nello sfruttamento dell’emergenza umanitaria conseguenza dell’attuale guerra in Ucraina. Quanto abbiamo denunciato venerdì 5 agosto è la sintesi di tutto questo.

E non è un cancro proliferato per caso, come disse Falcone, in un Paese pulito e onesto. Nossignori, vive di omertà e complicità ad ogni livello, si alimenta delle migliaia (se non milioni) di bravi padri di famiglia, di rampolli, di «clienti» che ogni notte e ogni giorno – oltre 4 miliardi almeno ricordava nelle scorse settimane la pagina facebook «Le ragazze di Benin City» e denuncia da anni, tra le poche voci coraggiose, Maris Davis – per i loro porci comodi stuprano a pagamento. È la riedizione del XXI secolo di quanto denunciava Falcone. Nel silenzio, nell’indifferenza, nel disprezzo delle chiacchiere di una propaganda che si ammanta di progressismo ma in realtà è intrisa di sangue, lacrime, dolore, oppressione, brutalità patriarcale, capitalista, sfruttamento. Meno di un anno fa si spezzò, schiacciata dalle ingiustizie e dalla disumanità, la vita di Adelina. Fu ignorata, tentarono di ridurla al silenzio, boicottata, attaccata, anche da chi avrebbe dovuto essere al suo fianco.

In Abruzzo son passati, nell’indifferenza, dieci anni dalla morte di Liliam Solomon. Uccisa dal linfoma ma, di fatto, assassinata ripetutamente dai suoi sfruttatori, dagli stupratori a pagamento e da tutto quel mondo che è incapace e in malafede ha ignorato il suo calvario. E quello che prosegue, costantemente, di migliaia di donne dalla bonifica del tronto (ve ne siete mai accorti? Certi titoli perché non provate a gridarli e propagandarli davanti il complesso di San Salvo famoso da decenni per lo «sfruttamento della prostituzione»?) al confine tra Abruzzo e Molise.

Poi, qualcuno, magari, un giorno ci spiegherà – dall’alto della sua cattedra da Ztl del pensiero e del progressismo a chiacchiere – perché le stesse parole sulla prima pagina di un quotidiano sono esempi di becero maschilismo ed indignano ed invece utilizzati per eventi di altro colore «politico» sono belli e umani. Da parte di chi si auto assegna la stessa identica parola utilizzata nello stupro pornografico per disprezzare, violentare, perpetrare le più immonde perversioni brutali contro il corpo delle donne.

Le chiacchiere stanno a zero, la realtà vera e reale irrompe e grida. Grida delle lacrime, della devastazione del corpo e dell’animo di chi è sopravvissuta alla schiavitù sessuale. E della vera essenza dei «clienti», parola neutra che assolve e sembra voler rendere persino accettabile coloro che sono in realtà solo e soltanto criminali seriali, complici e alimentatori delle mafie e schiavizzano, opprimono donne sfruttate.

«La tratta ha interrotto la mia vita di persona normale, non so dire cosa sarei diventata se non ne fossi finita dentro…. ma so che così sono diventata una merce disponibile su chiamata, infatti il cliente ordinava pagava e venivo inviata a casa sua…. speravo sempre che entrando in queste case trovassi qualcuno che avendo pietà di me mi aiutasse invece le parole che mi venivano sempre dette “sei un essere spregevole che nessuno vuole e poi chi vorrà una cagna negra schifosa (sputandomi addosso per disprezzarmi ancor di più) dai apri le gambe o succhia qua questo solo a questo servi!”

La tratta uccide

La tratta ruba i tuoi sogni

La tratta ti condanna»

(Liliam Altuntas nella «Giornata internazionale contro la tratta»)

«La loro cultura della prostituizione non è una cultura o una azione da benefattore come i papponi e i clienti volevano farci credere. Era pura violenza ed è pura violenza oggi dove molta gente preferisce distribuire preservativo e alzare le mani con il pugno e gridare che è un lavoro, che ipocrisia, complice di questa violenza. Ho 42 anni sono una donna tutta rotta dentro e libera di corpo, ma non di mente. Ci provo ogni giorno: quell’esperienza mi ha distrutta e faccio le cose con fatica. Loro, papponi e clienti, hanno fatto il lavoro così bene che a volte quando trovi qualcuno che ti maltratta, la tua carne dice, eccoci qua, riconosce quel dolore e quasi lo sente come familiare, ma grazie allo studio e all’approfondimento ho iniziato a capire che il maltrattamento e la violenza non mi fanno bene e non sono normali e anche se fa male mi allontano dal male…Avete già vissuto una sbornia, di quelle che hai bevuto fino a vomitare l’anima? E quando corri in bagno e vomiti tutto? Immagini che schifo!?? Quello schifo e molto, sì, molto, molto di più è quello che proviamo quando un cliente gode dentro di te, quello schifo ti punisce e la rabbia cresce contro te stessa e peggio ancora quando la tua carne è così maledetta che a volte gode tuo malgrado. Chissà come mai, quello schifo e lì, ti dice che sei una merda e vivi così ogni volta che un cliente gode. Per questo e per tutto il dramma che c’è dietro, come si fa a dire che è un lavoro come un altro???» (Liliam Altuntas, qui la testimonianza integrale

https://www.facebook.com/liliam.altuntas.pombogira/posts/pfbid02zDfjUqzGibePA9kK7oyveF9HYDAcyu1QRXP5mTu7yanfCADipgvm2YGeEnPc3aehl )

 

 

PRIMA PARTE: Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo  https://www.wordnews.it/schiavitu-sessuale-abominio-mafioso-del-xxi-secolo

Bambine e adolescenti ucraine vendute come schiave sessuali sul dark web https://www.wordnews.it/bambine-e-adolescenti-ucraine-vendute-come-schiave-sessuali-sul-dark-web

– Schiavitù sessuale, abominio mafioso del XXI secolo

https://www.wordnews.it/schiavitu-sessuale-abominio-mafioso-del-xxi-secolo

– Quante donne e bambine ucraine diventeranno schiave dello stupro a pagamento in Italia?

https://www.wordnews.it/quante-donne-e-bambine-ucraine-diventeranno-schiave-dello-stupro-a-pagamento-in-italia

 – Ucraina, le mafie dello stupro a pagamento stanno già sfruttando l’emergenza umanitaria

https://www.wordnews.it/ucraina-le-mafie-dello-stupro-a-pagamento-stanno-gia-sfruttando-lemergenza-umanitaria

  – Conferme e riscontri: le mafie dello stupro a pagamento stanno sfruttando l’emergenza umanitaria

https://www.wordnews.it/conferme-e-riscontri-mafie-dello-stupro-a-pagamento-stanno-sfruttando-lemergenza-umanitaria

  – Ucraina, ulteriori denunce delle mafie della tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-ulteriori-denunce-delle-mafie-della-tratta

  – Clienti? Mercato? Lavoro? No, stupro online

https://www.wordnews.it/clienti-mercato-lavoro-no-stupro-online

  – Ucraina, denuncia dell’Unicef: bambini a rischio tratta

https://www.wordnews.it/ucraina-denuncia-dellunicef-bambini-a-rischio-tratta

  – Sfruttamento dell’emergenza umanitaria dalle mafie dello stupro a pagamento, petizione e volantino in Germania

https://www.wordnews.it/sfruttamento-dellemergenza-umanitaria-dalle-mafie-dello-stupro-a-pagamento-petizione-e-volantino-in-germania

 – Stupratori mafiosi «felici di avere giovani donne ucraine fresche che attraversano il confine tedesco»

https://www.wordnews.it/stupratori-mafiosi-felici-di-avere-giovani-donne-ucraine-fresche-che-attraversano-il-confine-tedesco

 – Amalia De Simone: anche gli italiani si sono attivati per sfruttare l’emergenza umanitaria

https://www.wordnews.it/amalia-de-simone-anche-italiani-si-sono-attivati-per-sfruttare-lemergenza-umanitaria

-Tratta sessuale dall’Ucraina, primo arresto in Spagna. Allerta sulle reti pedofile transnazionali

https://www.wordnews.it/tratta-sessuale-dallucraina-primo-arresto-in-spagna-allerta-sulle-reti-pedofile-transnazionali

Emergenza umanitaria Ucraina, gli stupratori (anche pedofili) a pagamento e online sempre più scatenati

https://www.wordnews.it/emeregenza-umanitaria-ucraina-gli-stupratori-anche-pedofili-a-pagamento-e-online-sempre-piu-scatenati 

 

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