Insicurezza alimentare, catene di approvvigionamento interrotte, mercati globali in crisi: sempre più persone riconoscono l’importanza delle strutture di approvvigionamento regionali e locali e la relativa indipendenza locale dal commercio globale. Mentre i politici si sforzano di trovare soluzioni, i consumatori di tutto il mondo stanno già facendo i conti in tasca: la tendenza verso alimenti e prodotti regionali di alta qualità sta crescendo rapidamente.

Ciò è confermato anche dall’ultimo rapporto sulla nutrizione del Ministero tedesco dell’Agricoltura e dell’Alimentazione: per l’82% degli intervistati è importante che il cibo provenga dalla propria regione. Nella capitale bavarese, FoodHub Munich, un nuovo mercato di alimenti biologici e regionali a partecipazione cooperativa è finito di recente nelle cronache quotidiane.

Nuovo libro “Lokal ist unsere Zukunft” (Il nostro futuro è locale)

Ma non è solo in Germania che i consumatori chiedono sempre più regionalità e trasparenza su dove e come viene prodotto qualcosa. Il movimento sta ormai crescendo in tutti i continenti. Il nuovo libro “Il nostro futuro è locale – Passi verso un’economia della felicità“ di Helena Norberg-Hodge, pubblicato dall‘editore Neue Erde, riassume le iniziative e le tendenze più importanti e presenta esempi ispiratori da tutto il mondo: dai gruppi di produttori per gli alimenti biologici negli Stati Uniti alle monete locali per rafforzare le strutture rurali in Europa, fino agli ospedali gestiti dalle comunità in Africa, che fermano anche l’esodo rurale e creano posti di lavoro locali.

Allo stesso tempo, l’autrice, che ha assistito negli anni ’80 nel Ladakh, in Tibet, alla trasformazione da comunità autosufficienti con strutture sane a una società moderna in decadenza, mostra come la globalizzazione abbia distrutto tutto: il tessuto sociale, l’equilibrio ecologico e l’agricoltura tradizionale su piccola scala – tutto a favore delle multinazionali che ora esercitano una forte influenza anche sulla politica.

Locale anziché globale

Ma il punto di svolta è stato raggiunto: sempre più persone non vogliono più affidarsi a prodotti di fabbricazione industriale commercializzati in tutto il mondo, che per di più surriscaldano il clima del pianeta con i loro lunghi percorsi di trasporto e raramente sono privi di pesticidi e ingegneria genetica. Vogliono prodotti biologici, regionali e stagionali e hanno capito che il valore aggiunto locale non solo va a vantaggio dei produttori, il cui denaro rimane così nella regione, ma anche di loro stessi, che ricevono prodotti e servizi sicuri e trasparenti, rintracciabili in qualsiasi momento. Una situazione di cui traggono beneficio tutti.

I margini di profitto che altrimenti andrebbero agli intermediari, ai trasportatori e alle grandi aziende restano agli agricoltori, che in cambio possono investire di più nell’ecologia e nell’allevamento all’aperto. Ma anche altri settori della società ne sono avvantaggiati.

Rafforzare l’economia locale – per il bene di tutti

Le alleanze tra imprese locali consentono alle piccole e medie imprese di fare rete, di sostenersi a vicenda e di rafforzare la vitalità dell’economia locale. Le alleanze comunitarie per la fornitura decentrata di energia rinnovabile rendono le comunità meno dipendenti dall’aumento dei prezzi dell’elettricità. Le banche comunitarie sono in grado di fornire alle piccole imprese locali prestiti che non potrebbero ottenere dai grandi istituti di credito, o solo a condizioni più difficili. Negli Stati Uniti si è persino sviluppato un movimento per i servizi a banda larga di proprietà delle comunità, per dare a queste ultime un maggiore controllo su Internet, rendere l’accesso più economico e affidabile e mantenere il denaro in circolazione nell’economia locale.

Un’economia della felicità

Quindi l'”economia della felicità”, a cui è anche dedicato un intero capitolo nel libro e un documentario omonimo prodotto dall’autrice Helena Norberg-Hodge e dalla sua organizzazione no-profit Local Futures, è possibile e fattibile. E la localizzazione è il modo per farlo.

Anche in questo caso ci sono già tutti gli ingredienti per una società decentrata e sostenibile, in cui le persone e la natura stanno di nuovo al centro. Il movimento Slowfood, l’orticoltura urbana, l’agricoltura solidale, gli agricoltori biologici con negozi di vendita diretta, i FoodHub, le imprese orientate alla comunità e l’approvvigionamento regionale con energia rinnovabile autoprodotta, come a Großbardorf nella Bassa Franconia: il nostro futuro è locale e comincia adesso!

“La localizzazione è un processo di decentramento economico che consente alle comunità, alle regioni e alle nazioni di assumere un maggiore controllo sui propri affari. Come abbiamo visto, le banche e le imprese globali stanno dominando le nostre società e le nostre istituzioni politiche. La localizzazione è un modo per invertire questa tendenza: invece delle imprese che stabiliscono le regole per la società, sono i cittadini – attraverso il processo democratico – a stabilire le regole per le imprese”. (Estratto dal libro)

Commenti sul libro

“Non c’è compito più importante che rilocalizzare la nostra economia: aiuterà a guarire tutto, dal cambiamento climatico alla tristezza umana. E questo libro vi mostrerà come fare, con le testimonianze di alcuni dei più straordinari pionieri del mondo”.Bill McKibben, autore e fondatore del movimento internazionale per il cambiamento climatico 350.org

“Il locale è davvero il nostro futuro e Helena Norberg-Hodge ci mostra come arrivarci. La scrittrice chiarisce che si tratta di una questione di connessioni: con l’altro, con la natura, con i luoghi. Una guida indispensabile che indica la strada per un’economia del benessere umano ed ecologico. E mentre affrontiamo i cambiamenti climatici, è in gioco la nostra sopravvivenza”. – Judy Wicks, autrice di Good Morning, Beautiful Business e cofondatrice dell’Alleanza imprenditoriale per le economie locali vive.

Informazioni sul nuovo libro (in tedesco) di Helena Norberg-Hodge

“Il nostro futuro è locale – Passi verso un’economia della felicità”

Verlag Neue Erde, copertina morbida, 192 pagine

ISBN 978-3-89060-819-8

con una prefazione di Christian Felber, iniziatore dell’Economia del Bene Comune (ecogood.org)

Video-clip in inglese sul libro

Per acquistare il libro (in tedesco)

DVD “Economia della felicità” (lingua originale inglese con sottotitoli in tedesco): EAN 4250128411394

Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid.

Revisione di Filomena Santoro