La repressione dei giovani è ormai conclamata, è di dominio pubblico che le indagini contro i ragazzi, anche minorenni, ai quali abbiamo sottratto un futuro, sono coordinate dall’antiterrorismo

Pubblichiamo l’appello, che riguarda le misure cautelari applicate a Torino agli studenti, tutti incensurati, che hanno manifestato contro il PCTO (alternanza scuola-lavoro), che ha causato la morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, morti nelle mani dello Stato, e il grave ferimento di un altro studente di 17 anni avvenuto a Merano 4 giorni fa.

Il PCTO è figlio della riforma (non c’è mai limite al peggio?) operata dal Governo Renzi (allora PD) nel 2015 (Legge 107/2015), chiamata “Buona scuola”, di cui stiamo vedendo i drammatici effetti.

L’appello di questa donna, anch’essa madre, scuote le coscienze sulla parossistica risposta dello Stato al dissenso dei ragazzi, risposta che abbiamo visto essere messa in atto anche nelle perquisizioni ai danni degli attivisti di Fridays For Future. Repressione operata anche, in più occasioni, con la violenza dei manganelli.

Emiliano ha 22 anni, Emiliano è figlio di un’amica. Un ragazzo gentile che ti incontra e sorride.
Emiliano è vegano e per questo motivo non tira neanche un uovo alle manifestazioni, ma Emiliano adesso è in carcere alle Vallette perché era in prima fila alla manifestazione degli studenti, irosa per le morti dei loro compagni e per le manganellate subite.
Emiliano è in carcere come Francesco e Jacopo, con solo accuse e prima di un regolare processo.
Siamo stufe del silenzio assordante di questa città che non si scandalizza neanche più e non reagisce di fronte allo scempio che la Procura sta facendo ai nostri ragazzi.
Ti chiedo almeno un minuto del tuo tempo per ascoltare questa storia e, se puoi, indignarti e condividerla.