Questa mattina sono state applicate misure cautelari per circa 10 persone a seguito di perquisizioni fatte al Centro Sociale Askatasuna e allo Spazio Popolare Neruda

Le misure riguardano denunce per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata aggravata. Sono stati perquisiti anche i presidi Notav dei Mulini e di San Didero.

Anche A. è agli arresti domiciliari, l’ho sentita al telefono una settimana fa.

Mi fa effetto questo arresto, con A. abbiamo anche litigato, un paio di anni fa, continuava ad impallare le mie riprese, quando gliel’ho fatto presente mi ha risposto a muso duro che le sue erano più importanti delle mie.

“Loro” sono così, ma sono anche altro. Questo arresto mi fa effetto.

Sono stato sia allo Spazio Popolare Neruda e sia all’Askatasuna nel 2020 per fare i tamponi alle persone senza dimora e socialmente fragili, facevo il volontario per Torino Street Care, il progetto di prevenzione Covid per chi era socio-economicamente in difficoltà.

Sia l’Aska (a Torino lo chiamiamo tutti così) che il Neruda misero a disposizione spazi e organizzazione per permetterci di fare questa attività. Come molte realtà sociali torinesi si sono spesi per aiutare a vario titolo le persone in difficoltà nei momenti più duri, in particolare quelli del lockdown.

Al Neruda ho poi avuto occasione di tornare per degli eventi.

Non  seguo le vicende Notav, non ho titolo e conoscenza per parlarne dal punto di vista giornalistico. Però occorre dire qualcosa: le realtà sociali fanno tutto giusto? La risposta è facile: come qualunque realtà ovviamente no. Sono sempre d’accordo con ciò che fanno? Ovviamente no, sarebbe un atto di fede.

Tuttavia con l’ANPI sono sempre stati un presidio antifascista, e questo dal punto di vista costituzionale è un valore. La foto (di repertorio) di copertina riguarda una manifestazione convocata anche dall’Aska a seguito di episodi antisemiti nel quartiere.

Seguo da tempo le attività di alcune realtà sociali torinesi, spesso con preoccupazione. In particolare è dai fatti di piazza Arbarello, dove vennero picchiati gli studenti delle medie superiori, episodio nel quale Lamorgese riferì in parlamento che c’era la regia di elementi infiltrati dell’Askatasuna, che mi pongo delle domande, domande che riguardano quello che sembra un continuo “regolamento di conti”, un continuo alzare il livello di scontro, sia con dichiarazioni che fatti, purtroppo anche da parte dello Stato, che ha ben altri mezzi e altri “megafoni”.

Credo che occorra che tutto questo finisca, che si crei un momento di distensione, un punto fermo dal quale ripartire e valorizzare ciò che di positivo le realtà sociali sono in grado di fare per la città.