Il Manituana, realtà sociale torinese senz’acqua da un mese, staccata dalla SMAT S.p.A., ha tenuto ieri una conferenza stampa: “H2NO”

Una delle critiche mosse a Smat da parte di chi si occupa del problema dell’acqua, è la scarsità di manutenzione della rete idrica, che provoca uno spreco enorme d’acqua. Un gestore privato quindi che, oltre a gravare con indecifrabili bollette salate sulle famiglie, non mostrerebbe minimamente di occuparsi del problema del cambiamento climatico, che come vediamo sta incidendo in modo emergenziale sulle risorse idriche piemontesi.

L’acqua è stata staccata da un mese senza preavviso” hanno dichiarato gli esponenti del centro, definendolo “un atto politico che a Torino non ha precedenti”. Ascrivono quindi alla politica la responsabilità di trovare delle soluzioni.

Oggi a livello nazionale si discute il Ddl Concorrenza, che mette in pericolo la volontà popolare espressa nel 2011 con la vittoria del referendum acqua bene comune. L’art. 6 del Decreto, di cui  i comitati per l’acqua bene comune chiedono lo stralcio, vorrebbe impedire la gestione dell’acqua pubblica da parte dei Comuni,  cedendola a soggetti privati votati al profitto.
In un momento di grave siccità e crisi climatica, invece che agire di conseguenza, i Governi imboccano strade che peggiorano la situazione per le persone, i territori, le comunità.
L’aumento vertiginoso delle bollette di tutti i beni di prima necessità è la prova lampante di cosa significhi lasciare che il mercato regoli la distribuzione delle risorse, Davanti a tutto ciò noi non ci arrendiamo”

Abbiamo atteso l’inizio della conferenza stampa al suono dei bambini del doposcuola, uno dei servizi offerti dal Manituana, che giocavano a pallone. All’interno della comunità c’è anche la cucina, utilizzata da Food No Bombs per confezionare pasti destinati alla distribuzione per le persone senza dimora.

Le 5 realtà sociali torinesi che conosciamo meglio e di cui seguiamo giornalisticamente le vicende, sono perfettamente inserite nel contesto sociale della città, offrono servizi, assistenza, sono di sinistra e sono antifasciste.

Sono di fatto una risorsa per persone e famiglie in difficoltà. Benché con approccio differente, sono ascrivibili al terzo settore, anche se meno “gestibili” non possono e non devono essere derubricate come mere realtà “antagoniste”.

Alcune di queste realtà si adoperano per fornire, con sanitari che operano a titolo volontario, assistenza sanitaria di bassa soglia.

Il Manituana propone una visione politica dal basso, è uno dei numerosi laboratori di politica dal basso torinesi, mossi da un’autentica visione solidale della città. Rileviamo che il Comune sta dimostrando di dedicare momenti di ascolto e di confronto. E’ evidente che data la natura dei servizi sociali offerti dal Manituna, la mancanza dell’acqua è una situazione ingiusta, inaccettabile.

Non resta che auspicare quindi un confronto tra il Manituana e il Comune che possa dare esiti positivi.

Il lavaggio delle mani di una bambina del doposcuola: (durata 0:14):

Le dichiarazioni di un esponente del Manituana (durata 2:55):

Il video integrale della conferenza stampa: (durata 12:50):