La mattina di Martedì 1 Febbraio le studentesse e gli studenti del Liceo Gioberti hanno deciso di occupare la sede di via Sant’Ottavio per costruire una risposta unitaria ai fatti avvenuti in piazza Arbarello il 28 Gennaio e alla morte di Lorenzo Parelli, studente diciotenne schiacciato da una trave durante l’alternanza scuola-lavoro a Udine Venerdì 21 Gennaio.

Durante questa occupazione abbiamo avuto modo di confrontarci e discutere riguardo diverse tematiche relative al sistema scolastico, rispetto alla gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine e alla repressione violenta avvenuta nei confronti degli studenti manifestanti.

Abbiamo deciso insieme a tantissime altre scuole di Torino di tornare in piazza Venerdì 4 Febbraio alle 10 in piazza XVIII Dicembre per riproporre le stesse rivendicazione che avevamo intenzione di portare avanti Venerdì 28 Gennaio, ma che non ci è stato possibile manifestare a causa della
violenta repressione da parte delle forze dell’ordine.

Nella mattinata e anche durante le ore pomeridiane gli occupanti del Liceo Gioberti hanno svolto e stanno svolgendo attività autogestite con l’obbiettivo di ideare proposte alternative che arrivano direttamente da noi studenti per creare un modello di scuola che dia spazio al nostro potenziale soggettivo, un modello di scuola che sostenga l’innovazione e il cambiamento partendo dalle richieste degli studenti.

I laboratori trattano temi di attualità in modo inclusivo, lavorano sulla sensibilizzazione dei rapporti interpersonali e dei problemi che riguardano la nostra società. Ai ragazzi sono stati proposti corsi di educazione sessuale, di poesia politica, dibattito, lezioni tenute da docenti universitari e giornalisti, di moda, musica ad altre attività al fine di dare spazio alla creatività degli studenti, sviluppare la loro capacità critica e renderli protagonisti dell’ambiente scolastico, tutte cose che il nostro attuale modello di scuola non propone.