I tempi in cui Asor Rosa definiva la Toscana “felix”, riferendosi al buon governo del territorio che ha caratterizzato la nostra regione, sono ormai alle spalle da alcuni decenni. Proprio da Asor Rosa, successivamente, nacque in Toscana la “Rete dei comitati per la Difesa del territorio” di cui ho avuto l’onore di farne parte sin dal 2009 e diventarne presidente nel 2018. Una rete, che comprendeva centinaia di comitati da ogni parte della regione ed anche fuori, che si è prodigata per difendere il difendibile con una forte opposizione civica e territoriale che trovò il suo apice col mandato di Anna Marson come assessore all’urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio della regione Toscana. Anna Marson con un grande e sapiente lavoro è riuscita a varare due importanti leggi per la salvaguardia della Toscana, la cosiddetta Legge Marson sul “governo del territorio” (LR 65/2014) che puntava ad un’ urbanistica a consumo zero di suolo e alla partecipazione diretta delle comunità nella gestione dello stesso. E il famoso PIT piano integrato territoriale con valenza di piano paesaggistico che, con un grande slancio innovativo rispetto alle altre regioni italiane (sebbene per le Alpi Apuane fosse stato stravolto) portava in seno delle regolamentazioni importanti per salvaguardare il paesaggio e con esso l’ambiente ed i sistemi ecologici dello stesso. Un piano paesaggistico che fu frutto di un lavoro enorme coinvolgendo tutti i portatori di interesse e definendo strumenti operativi per contenere gli interessi privati privilegiando l’interesse collettivo. Allineando la regione alla convenzione europea del paesaggio documento adottato dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000, ufficialmente sottoscritto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 20 ottobre 2000, documento che invito tutti a leggere prima di controbattere che il paesaggio è solo cartolina o un inutile e trascurabile fattore estetico o baggianate del genere.

Questo per dire e far comprendere come l’ambientalismo e l’ecologismo toscano oggi, nel 2022 in epoca pandemica, possa e debba ripartire unitariamente nella difesa di queste importanti leggi che, a mio avviso, potranno esser modificate solo per essere migliorate e non, come purtroppo sta avvenendo oggi in Toscana per mano di una larga parte del PD e di Italia Viva, per distruggerle o depotenziarle svalutando l’interesse collettivo a fronte dell’ interesse privato. Nel 2015 vedemmo uscire un maxiemendamento che voleva di fatto distruggere il Piano paesaggistico, già fortemente trasformato dalla pressione delle lobby rispetto alla sua versione originaria, che trovò il suo apice di scontro, che era solo la punta di un iceberg, proprio sulla questione delle cave apuane. Io stesso come Salviamo le Apuane organizzai una manifestazione in piazza del Duomo in difesa dello stesso piano paesaggistico coinvolgendo decine di comitati da tutte le parti della regione e le grandi associazioni ambientaliste e riuscimmo con grandi sforzi a portare a casa un piano paesaggistico, seppur “modificato”, di valenza e rilevanza nazionale.

Ovviamente il mondo delle lobby, sempre compatto e mai sfilacciato, continua la sua opera di demolizione di questi vincoli adducendo sempre scuse di ripartenza economica e facendo leva sulla sempre più diffusa necessità di lavoro che i nostri cittadini stanno vivendo, ma questa nuova deregolamentazione in pieno stile berlusconiano alla fine ci impoverirà sempre di più consegnando i nostri tesori più importanti nelle mani di grandi gruppi finanziari che da sempre hanno dimostrato l’assoluta noncuranza di questa terra. Dimostrarlo è semplice, sono gli stessi che ci hanno guidato in questa disfatta.

Al contempo il mondo ambientalista, che in un momento aveva trovato la sua unione in un grande coordinamento, è oggi diviso forse per la mancanza di un obiettivo comune che può essere rinnovato a partire dalla difesa di queste importanti leggi. E’ oggi più che mai necessario comprendere che se non difendiamo quanto abbiamo conquistato con estrema fatica e aspri confronti si rischia di perdere tutto. Il mio appello va in primis alle associazioni ambientaliste, ai comitati ed alle forze politiche che condividono questi valori e che sanno che l’unica vera ripartenza e il futuro post pandemico sono intimamente legati alla difesa dei territori dai grandi e piccoli appetiti che vorrebbero asservirli a delle logiche negative, quelle che ci hanno portato fino a qui! Ovviamente parlo di fare fronte comune laddove ci troviamo d’accordo, dove condividiamo.

Ne parleremo online domani, 9 Febbraio 2022 alle ore 21:00, con Anna Marson (ex assessora della regione Toscana) e con Fausto Ferruzza (Presidente di Legambiente Toscana) in diretta sulla pagina Facebook nazionale di Europa Verde Verdi https://www.facebook.com/europaverde.verdi sarà possibile fare domande in diretta scrivendo al numero Whatsapp 3403678469 la registrazione rimarrà disponibile sulla pagina.