La Corte Costituzionale ha dichiarato nulla una legge del 1960, che discrimina i transessuali. È una pronuncia importante che ristabilisce un diritto alle persone che hanno sofferto le angherie e le violenze della polizia, nell’applicazione di quella legge.

Le associazioni locali per la difesa dei diritti umani hanno raccolto molte testimonianze di uomini e donne che sono stati imprigionati per aver assunto l’identità dell’altro genere, rispetto a quello anagrafico. E nel carcere hanno subito stupri. Lo scorso anno, è stata condannata a un anno di reclusione Maha Matiri, per essersi presentata come donna su Internet ed è stata condotta in un carcere maschile, dove è stata picchiata e violentata.

Quella della Corte costituzionale è una sentenza di civiltà.