Ieri le Mamme in Piazza hanno fatto un presidio davanti al carcere Lorusso e Cutugno (Vallette) di Torino

Ieri era la giornata della memoria. In molti hanno parlato di questa giornata contestualizzandola al nostro tempo.

Torino, Ivrea, Santa Maria Capua Vetere, S. Gimignano: eventi con ipotesi di reato riconducibili alla tortura. Anche nei campi di sterminio veniva praticata la tortura.

L’accoglienza, l’empatia, è tipica delle mamme. La serata fredda e nebbiosa non le ha fermate, nella Giornata della Memoria, le Mamme in Piazza hanno manifestato la loro solidarietà alle detenute e ai detenuti nel carcere di Torino.

Alcuni passaggi salienti dell’intervento pubblico al microfono delle Mamme:

Si è dimessa la direttrice a conferma della disastrosa situazione delle condizioni di questo carcere, e delle pesanti responsabilita’ di quanti, qui dentro, dovrebbero garantire la sicurezza, la cura delle persone e la loro dignita’, mentre invece è palese quanto tutte le istituzioni si stiano girando dalla altra parte e siano conniventi con le peggiori vicende per cui questo luogo viene ormai designato come il ‘carcere della vergogna’.

In questo mese ha preso avvio il processo contro l’ex direttore, i funzionari e gli agenti di polizia penitenziaria coinvolti in casi di tortura, per un totale di 25 indiziati e coinvolti

In questo mese la famiglia di Antonio Raddi ha chiesto che non vengano archiviate le indagini sulle cause e sulle responsabilità che hanno condotto alla morte Antonio che in queste mura doveva essere protetto

In questo mese è esplosa la pandemia, anche qui dentro, con il numero più alto di contagi tra tutti i carceri italiani

Ma soprattutto, in questo mese, non e’ successo nulla, e nessuno ha dato ascolto alle vostre semplici richieste che potrebbero essere un inizio di soluzione per tutti i problemi dovuti al sovraffollamento: liberazione anticipata e applicazione delle misure alternative !!!

Continueremo, assieme a voi, a diffondere le vostre richieste a gridare a gran voce la necessita’ di ribaltare queste mura e di rendere i percorsi di giustizia dei percorsi di riappropriazione della vita e della dignita’, non dei corridoi di inumana degradazione.

Grazie anche alle vostre meravigliose lettere, che ci sono arrivate in questo mese e che ci hanno portato il vostro affetto e il vostro calore umano, quello che ha accolto Nicoletta, Dana e Fabiola e che sappiamo sostenere tutte voi“.

La dichiarazione di un’esponente delle Mamme in Piazza (durata 4:05):

Nicoletta Dosio con Marinella la moglie di Emilio Scalzo