Circa 300 persone hanno sfilato oggi in corteo a Torino da piazza Solferino a Porta Nuova nella manifestazione organizzata dai sindacati di base tra cui Cobas Cub e USB.

L”evento prosegue la serie di azioni iniziate con lo sciopero di tutti i sindacati di base del 11 ottobre 2021, nell’ottica di creare un fronte di protesta alle operazioni di macelleria sociale del governo Draghi.

Alle rivendicazioni dei sindacati di base sui disastri effettuati su pensioni (ripristino legge Fornero), reddito di cittadinanza (ulteriormente ristretto), fisco (abolizione dell’IRAP per le imprese, agevolazioni solo a favore dei redditi medio/alti), si aggiunge la forte preoccupazione sul progetto di privatizzazione ancora più selvaggia del Decreto Concorrenza con applicazione dai trasporti locali all’energia, dall’acqua all’igiene ambientale, a un rilancio in grande stile della sanità privata.

Si tratta di una conferma della vuota retorica governativa in materia di salvaguardia dell’ambiente e di lotta al cambiamento climatico poiché mettere i beni comuni, a cominciare dalle risorse idriche ed energetiche, nelle mani delle grandi società private non potrà che favorire nuovi disastri ambientali e abbassare ulteriormente le tutele in materia di salute e sicurezza di lavoratrici/ori e cittadine/i.

A fronte di tutto questo, con la sua piattaforma di lotta, il sindacalismo di base ha individuato con precisione i temi sui quali proseguire la mobilitazione:

No ai licenziamenti e alle privatizzazioni.

  • Lotta per il salario e il reddito garantito.
  • Cancellazione della Legge Fornero, contrasto al carovita e ai diktat dell’Unione Europea.
  • Rinnovi contrattuali e lotta alla precarietà per la piena occupazione.
  • Forti investimenti per scuola, sanità, trasporti e previdenza pubblica, contro le spese militari e le missioni all’estero, a favore di una necessaria spesa sociale.
  • Per un fisco equo che aggredisca le rendite e riduca le disuguaglianze sociali.

Da sottolineare l’appello dei giovani notav per invitare la gente a partecipare alla manifestazione del prossimo otto dicembre, in appoggio alla lotta in Valsusa ed agli amici che stanno pagando in prima persona la loro giusta ribellione, come Nicoletta Dosio ed Emilio Scalzo.