Manifestazione sabato 11 settembre, dalle ore 10 alle 12 in Piazza della Scala, Milano.

Urgente rilanciare il servizio sanitario pubblico in Lombardia”, questa la parola d’ordine della manifestazione regionale indetta per domani, sabato 11 settembre, in Piazza della Scala a Milano, dalle ore 10 alle 12, da Medicina Democratica con il Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute Campagna Dico 32, cui aderiscono 70 associazioni in campo nazionale.

La manifestazione, nel corso della quale sono previsti una quindicina di interventi dai territori e sui temi più rilevanti, si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza con un numero contingentato di posti a sedere. L’evento sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook di Medicina e della Campagna Dico 32:

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“Il Covid ha dato una lezione terribile, dagli effetti devastanti, che il tempo non potrà cancellare: di fatto la pandemia ha fatto emergere le gravi carenze di un sistema sanitario pubblico, depauperato nel tempo di risorse, operatori e strumenti a favore della sanità privata – ha detto Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica – e per questo è urgente una profonda revisione del servizio sanitario pubblico in Lombardia e in Italia basata sui principi attualizzati della riforma del 1978. E’ nell’interesse primario dei cittadini, mentre la Regione dà soltanto risposte di facciata, confermando ed estendendo lo sbilanciamento a favore del privato”.

Prevenzione, partecipazione, sanità territoriale (distretti), continuità ospedale-territorio, priorità del servizio pubblico, in quanto unico elemento che rende concreto il diritto alla salute universalistico, a fondamento una visione complessiva della salute e non il fatturato finalità degli attori privati: questi i contenuti alla base del documento, frutto della elaborazione condivisa, che verrà presentato e consegnato ai responsabili della sanità e del governo lombardi.

“Principi fondamentali per una nuova legge sanitaria in Lombardia”, questo il tema di apertura della manifestazione, a cui seguiranno interventi su questioni cruciali quali la grave carenza medici di medicina generale, le RSA, le Case della Comunità, la questione del “welfare aziendale” che alimenta un sistema di mutue e assicurazioni in antitesi con l’accesso universalistico ai servizi sanitari (prevenzione, cura e riabilitazione)  e interventi dai territori fra cui Brescia, Bergamo, Varese, Sesto San Giovanni, Lodi, Rho e Melegnano.

Verrà anche presentata una lista di domande da rivolgere ai sindaci e ai candidati sindaci, che devono riprendere il loro ruolo chiave, in una visione “territoriale” della sanità e della tutela della salute dei cittadini, con i ruoli e i poteri previsti dalla legge di riforma del 1978, fortemente ridotti negli ultimi 25 anni con l’aziendalizzazione. Previsto anche un intervento sulla Campagna Diritto alla Cura Right2cure – Nessun Profitto sulla Pandemia, per la raccolta di firme europea sulla sospensione dei brevetti sui vaccini, per cui sarà allestito anche un banchetto.