Il caso Palermo: “il Sindaco Orlando la smetta di fare propaganda quando i problemi non sono risolti!” Così si critica il primo cittadino in una nota del movimento dei lavoratori degli Assistenti igienico-personale che conduce, ormai da lungo tempo, la vertenza per l’attivazione del SIAM (il servizio integrativo aggiuntivo migliorativo) e per la salvaguardia dei posti di lavoro. Un vertenza sindacale che rimane ancora aperta come una ferita, contrassegnata da continue manifestazioni di piazza sull’intero territorio dell’isola (a cui hanno partecipato anche delegazioni dei genitori degli studenti che necessitano dell’assistenza) e da una serie di innumerevoli incontri, sia con le competenti autorità regionali sia con le autorità locali, in gran parte inadempienti salve pochissime eccezioni.

In questi giorni si ha notizia dal comune di Licata, dove sembra siano state avviate le procedure amministrative e contabili per l’erogazione del servizio Igienico-Personale, “chiamando – scrive il sindacato dei lavoratori – i genitori dei bambini disabili per sapere di quali servizi hanno bisogno per i propri figli a scuola, compreso l’igienico”. Insomma, si è quasi in dirittura d’arrivo: una volta eseguita la fase istruttoria amministrativa-contabile di rito, l’amministrazione licatese dovrebbe successivamente comunicare all’Assessorato regionale il budget delle spese per il fabbisogno necessario all’erogazione del servizio.

Lo stesso non può dirsi dell’amministrazione metropolitana del capoluogo regionale, guidata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la quale ha stilato un quadro “vergognoso” – così definito dalla categoria degli Assistenti nel loro comunicato – dove si prevedono numeri irrisori: cinquantasette utenti beneficiari e poche decine di assistenti eventualmente da assumere.

“Il servizio integrativo aggiuntivo migliorativo di assistenza igienico personale nelle scuole superiori – scrivono dal movimento sindacale – deve essere erogato per tutti gli studenti disabili che ne hanno bisogno con l’impiego di tutti gli Assistenti specializzati che in questi anni hanno svolto la mansione”. L’ Ufficio Politiche Sociali della Città Metropolitana di Palermo, precisano nel  loro comunicato, “continua a chiedere alle famiglie la certificazione UVM come requisito principale per avere il servizio e questo è illegittimo”.

Inoltre, sembrerebbe che l’Avviso per l’accreditamento delle Coop Sociali per l’anno 2021/22, per l’erogazione del SIAM in favore degli studenti disabili delle scuole superiori di Palermo e Provincia, pubblicato dall’ Amministrazione nel proprio Albo Pretorio, non contenga “alcuna clausola di salvaguardia per gli Assistenti che hanno lavorato fino a marzo 2020”. Ovviamente, rebus sic stantibus, se il servizio dovesse partire, provocherebbe un illegittimo danno al personale specializzato, cancellando: da un lato, “il diritto al rispetto dell’anzianità di servizio degli Assistenti”; e dall’altro, “il diritto alla continuità del servizio per gli studenti disabili”.

Al fine di tenere viva la vertenza sindacale ed organizzare le prossime iniziative di lotta, nell’interesse dei lavoratori della categoria e degli studenti beneficiari del servizio pubblico in questione, è stata indetta un’assemblea per il prossimo 31 agosto alle ore 16.00 presso la sede dello SLAI-Cobas, in Via G. del Duca 4 – Palermo

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