Nel pomeriggio di domenica 16 maggio si é svolta in p.zza Netttuno a Bologna una partecipatissima e creativamente animata manifestazione a sostegno dell’approvazione parlamentare del DDL Zan contro la omotransfobia.

Associazioni, collettivi, centri antiviolenza e consultori, sindacati e studenti hanno affollato ieri pomeriggio la p.zza Nettuno del centro città bolognese dando vita ad una creativa e coloratissima mobilitazione per chiedere che il Ddl Zan contro la omotransfobia venga approvato senza ulteriori modifiche e arretramenti. Molti gli interventi dei soggetti promotori dal palco allestito davanti all’ingresso di Piazza Ré Enzo. Interventi sovente animati e partecipati con ‘botte e risposte’ tra oratori e folla dei manifestanti tra cui si distinguevano le realtà LGBTQIA+ le transfemministe queer bolognesi accanto a La Mala Educacion, il Cassero, il Gruppo Trans APS, Bside pride, il Grande Colibrì e le Famiglie Arcobaleno. Tutti unitariamente a sostegno di forme di contrasto all’esclusione dal lavoro di omo-lesbo-bi-trans e intersex!
L’ afobia e la misoginia vanno affrontate attraverso l’educazione e la formazione e contrastate con l’inclusione nel lavoro, l’welfare universale e la creazione di servizi pubblici all’altezza delle esigenze.
«Scendiamo in piazza per dire con i nostri corpi che il sesso non è un destino e che le nostre vite contano. La nostra presa di parola vale molto di più di chi nasconde la propria violenza dietro la libertà d’opinione. Rivendichiamo la dignità anche di ogni identità di genere fuori dal binarismo e di ogni orientamento sessuale o affettivo».

Fotoreportage di Bruno Stefani