Amsterdam, Atene, Bruxelles, Belgrado, Barcellona… Il 27 marzo si sono mobilitati 21 paesi europei per una giornata di manifestazioni per il diritto alla casa, lo stop agli sfratti e contro gli affitti troppo cari.

Gli affitti e gli alloggi non sono mai stati così cari in Francia e in tutta Europa. La speculazione è in pieno svolgimento e nonostante la crisi, l’industria immobiliare si sta arricchendo con il sostegno dei governi. Nel 2020, i prezzi delle case in Francia sono aumentati più velocemente dell’inflazione. I profitti degli alloggi costosi sono a malapena diminuiti, nonostante la crisi sanitaria e sociale. La crisi degli alloggi si aggrava: sempre più senzatetto, persone mal alloggiate, giovani e studenti in difficoltà, sfratti… Ma tutto ciò non è inevitabile!

Berlino: gli affittuari si mobilitano e vincono! La prova? Decine di migliaia di locatari a Berlino hanno manifestato e in seguito ottenuto che gli affitti privati non superino dai 6 ai 12€/ m2 e che siano inflitte senza indugio dal comune le sanzioni fino a 500.000€ contro i padroni di casa fraudolenti…

In Francia, sebbene insufficienti, le leggi che ci proteggono sono violate senza conseguenze da alcuni proprietari privati e dalle agenzie: controllo sugli affitti, blocco dei subaffitti, norme di decenza, superficie immobiliare, limitazione di Airbnb & Co… Insaziabili, vogliono accelerare gli sfratti, abolire la tregua invernale o criminalizzare i senza tetto che occupano locali vuoti per proteggersi…

Minacce agli alloggi popolari e all’APL (Aide Personnalisée au Logement, assistenza abitativa personalizzata): dopo il taglio di 5 euro all’APL alla fine del 2017 e il suo congelamento, il governo lo sta tagliando ulteriormente indebolendo gli inquilini modesti e i proprietari di abitazioni ad affitto moderato (HLM) al fine di gettarli nelle braccia dei gruppi finanziari internazionali. Si serve dei bilanci di costruzione dell’HLM, costruendo sempre meno alloggi popolari!

Sfratti record, gentrificazione dei centri cittadini e dei quartieri popolari: mentre le politiche pubbliche e urbanistiche fanno salire gli affitti e i prezzi degli immobili, i residenti a basso reddito vengono sfrattati dalle città. Gli sfratti forzati sono in costante aumento e potrebbero raddoppiare nel 2021 rispetto al 2018 (già anno record), se il governo rimane inattivo. Le classi lavoratrici, le donne, le minoranze, i rifugiati, i migranti senza documenti… sono i più esposti a queste politiche brutali e, per togliersi dalla strada, devono accettare subaffitti precari.

Ci sono 3 milioni di abitazioni vuote in Francia, molte altre sono gestite da Airbnb & Co, le requisizioni militari sono represse, la legge di requisizione non è applicata e non sono rispettate le leggi per i senza tetto, i mal alloggiati, le vittime degli speculatori immobiliari.

No alle politiche abitative inquinanti: nuove abitazioni con obsolescenza programmata riempite malamente, demolizioni massicce di alloggi a basso costo con rifiuti non riciclabili, appartamenti termici dove sono alloggiati i più fragili, grandi progetti inutili e inquinanti, misure che favoriscono sempre i più ricchi…

  • Un alloggio accessibile, stabile, decente, sostenibile ed ecologico per tutti, senza discriminazioni!

  • Stop agli sfratti, ai tagli energetici, a mandare le persone per strada e una tregua invernale per tutti!

  • Stop alla repressione contro i senzatetto, le persone che vivono in alloggi alternativi, gli occupanti senza titolo, i più precari e nei quartieri popolari!

  • Applicazione reale della legge di requisizione, del diritto alla casa, del diritto a un alloggio decente e al ricollocamento e di tutte le leggi votate per proteggerci!

  • Abbassare immediatamente gli affitti, tassazione delle plusvalenze della speculazione, limitazione delle piattaforme Airbnb & Co, sanzioni contro i proprietari fraudolenti!

  • Costruzione annuale di 200.000 unità abitative a basso costo, alloggi per studenti, 30% di alloggi a basso costo in ogni comune nelle zone più problematiche, aumento delle sovvenzioni per gli alloggi, stop alla vendita e alla demolizione degli alloggi a basso costo!

  • Rivalutazione e ritiro della riforma APL (RLS, congelamenti…)

 

A Berlino, i locatari manifestano, ottenendo un blocco generale degli affitti, tra 6 e 12€ al m². Perché noi no?

Elenco dei primi firmatari dell’appello nazionale: AFVS, AITEC APEIS, ATTAC, ATMF, Bagagérue, CGT, CNAFAL, CNL, CNTPEP CGT, CNT-SO, Collectif des jeunes tchadiens en France, Collectif du 5 novembre-Noailles en Colère, Construire! COPAF, CPHRE, CRLDHT, CSP 75, DAL, Des Cris des Villes, EGM, Enfants d’Afghanistan et d’ailleurs, FASTI, Femmes Egalité, FLC Adéic, FSU, FTCR, Gisti, HALEM, Indecosa CGT, IPAM, LDH, Marche des Solidarités, MNCP, MRAP, Paris d’Exil, Paris Vs BnB, Pas Sans Nous, SMW, Solidaires étudiant-e-s, SUB-CNT, UNEF, Union Syndicale Solidaires, United Migrants, USCD CGT, UTAC, Utopia 56, XR France…

Con il sostegno di: EELV, FI, Génération.s, NPA, PCF, PCRF, PEPS, UCL…

Traduzione dal francese di Angelica Cucchi. Revisione: Silvia Nocera