145 tamponi gratuiti e il tracciamento dei contagi. E’ una delle attività svolte dalla Tenda della salute, iniziativa di autogestione e mutualismo messa in campo a Gratosoglio, periferia sud Milano, dalla Brigata solidarietà popolare Milano sud, nata da due realtà di zona, Gta – Gratosoglio Autogestita (centro sociale nel quartiere Gratosoglio) e Zam – Zona Autonoma Milano (centro sociale in zona Chiesa Rossa).

Il primo appuntamento della Tenda della salute si è svolto a novembre, il secondo a febbraio. Con il supporto di medici e infermieri ha diffuso informazioni per la prevenzione del Covid e grazie all’intervento della Brigata Soccorso Rosso ha effettuato i tamponi e il tracciamento dei contagi, un’azione necessaria per far fronte all’emergenza Covid-19, ma trascurata dal governo di Regione Lombardia. L’azione ha visto anche la partecipazione di cittadini attivi e realtà del quartiere come Libri on the road, il Comitato in difesa della sanità pubblica e la sezione locale dell’ANPI. La Tenda della salute si ripeterà anche in altri quartieri periferici. Per supportare l’attività della Brigata soccorso rosso, si può lasciare un “tampone sospeso” sul CC IT05T0311101603000000004709.

Questa iniziativa ha garantito un servizio necessario a chi non può permettersi tamponi a pagamento e non ha accesso ai controlli gratuiti. E’ solo una delle attività realizzate in questi mesi dalla Brigata solidarietà popolare Milano sud con gli abitanti del quartiere, assieme alla raccolta di frutta e verdura all’Ortomercato, alla distribuzione di prodotti alimentari e per l’igiene in collaborazione con Emergency, agli incontri e ai gruppi relazionali per rafforzare il tessuto sociale attraverso lo scambio di esperienze, sentimenti, emozioni, problematiche, idee e progetti futuri. Tutte attività sociali che promuovono cultura  e partecipazione dal basso, come l’iniziativa di scambio libri e vestiti e le mobilitazioni ai supermercati, che in questa pandemia hanno aumentato di molto i loro profitti mentre la popolazione ha sofferto gli effetti della crisi economica ed altre. Tutto ciò in collaborazione con varie realtà di quartiere e associazioni cittadine, tra cui Recup, Carovana salva-cibo e Comunità Nuova.

Il senso di queste iniziative non è l’assistenza fine a se stessa, ma una prospettiva politica di cambiamento. Le attiviste e gli attivisti affermano infatti che “l’esperienza della Brigata solidarietà popolare e di tutte le altre brigate che intervengono in supporto della popolazione nei diversi quartieri di Milano ha mostrato che un’alternativa a una città basata sul consumo e sul profitto esiste. Questa grande crisi ha portato le varie realtà a reinventare e re-immaginare azioni e attività. Così è possibile re-immaginare una città inclusiva, che garantisca un protagonismo popolare e una condizione di vita dignitosa promuovendo la tutela dei diritti fondamentali contro la privatizzazione e la logica del profitto. Vogliamo anche richiamare alla loro responsabilità l’amministrazione comunale e regionale, che dovrebbero occuparsi di una politica sanitaria che tuteli la salute di tutte e tutti indipendentemente dal reddito”.

Informazioni e contatti: quartieregratosoglio@gmail.com