La solidarietà Torinese ai tempi del Covid con GuardaOltre 2.0 si tinge di allegria, creatività e soprattutto grande utilità

La pandemia ha aumentato la forbice delle diseguaglianze come dichiarato anche dalla Caritas. La rete di solidarietà torinese, di cui fa parte il progetto GuardaOltre 2.0, si sta di nuovo ricostituendo per tutelare le persone in condizioni di fragilità sociale.

Una rete dal basso, creativa, pragmatica, svincolata da pastoie, lacci e lacciuoli di una “burocrazia degli aiuti” e una politica sociale da parte del Comune che, quanto meno fino ad ora, è difficile non definire fallimentare.

#GuardaOltre 2.0: ripartiamo con generosità!

Dal 1 Dicembre è ripartita l’iniziativa #GuardaOltre: la distribuzione on the road di 250 pasti caldi alla settimana alle persone senza dimora (lunedì, martedì e giovedì), del pranzo della domenica a 10 persone anziane e di un pacco spesa settimanale a 15 famiglie in difficoltà.

L’OBIETTIVO È QUELLO DI ARRIVARE A DISTRIBUIRE 600 PASTI ALLA SETTIMANA E FAR ANDARE TUTTI A LETTO CON LA CENA.

L’iniziativa è promossa da:

  • Il Gusto del Mondo: una start up, recentemente costituita come Srl Impresa sociale, che offre servizi di catering includendo nella propria brigata giovani migranti, NEET, diversamente abili e persone transgender, offrendo loro una possibilità di riscatto sociale;
  • L’APS Eufemia: associazione promotrice del coordinamento Food Pride Torino per la raccolta delle eccedenze alimentari e specializzata i laboratori di cucina sociale per l’inclusione di utenti psichiatrici, persone senza dimora e persone con fragilità sociale;
  • Cucine Confuse: un gruppo informale di donne italiane e migranti accomunate dalla passione per il cibo, che ha da poco aperto la gastronomia che ospita l’iniziativa.

Queste tre realtà, diverse e interconnesse, credono nel cibo come diritto di ogni persona oltreché come elemento di condivisione ed inclusione sociale. In quanto bisogno primario, dunque, il diritto al cibo deve essere soddisfatto da adeguate politiche sociali del territorio. Quando questo non succede è la solidarietà tra persone e le reti territoriali a dover reagire.
Già durante il lockdown iniziato a Marzo, infatti, Il Gusto del Mondo aveva dato vita all’iniziativa #GuardaOltre, per rispondere al bisogno alimentare di 250 persone senza dimora escluse dai servizi di accoglienza, distribuendo 600 pasti caldi alla settimana grazie al contributo dei volontari, alle donazioni di molti cittadini e alla generosità di aziende solidali. L’esperienza è stata raccontata nel documentario “A letto con la cena”, realizzato da Silvia Pesce e presentato al festival Cinemambiente 2020.

E’ il momento di ripartire con generosità!

Se vuoi contribuire, dona ora a mezzo bonifico di cui coordinate:
IBAN IT 28 P 05018 01000 000016997025
Intestato a Il Gusto del Mondo Srl Impresa sociale
Indicando nella causale “donazione per GuardaOltre 2.0”

 

“A letto con la cena”, realizzato da Silvia Pesce