Manifestazione del collettivo “La forza invisibile dell’assistenza domiciliare” 12.09.2020 (Crediti immagine: Brigitte Cano)

Il collettivo nazionale “La forza invisibile dell’assistenza domiciliare” ha fatto appello a una manifestazione, che ha avuto luogo lo scorso 12 settembre a Parigi. Il collettivo è nato alla fine del periodo del confinamento, durante il quale gli assistenti domestici si sono trovati in prima linea, senza alcun tipo di supervisione né di protezione. Una professione essenziale, indispensabile ma sottovalutata e ignorata sia dal governo che dal Ministero della Solidarietà e della Salute.

Il collettivo si definisce come un gruppo di lavoro che riflette sulle condizioni, sull’immagine e sulla precarietà del proprio impiego e sul salario.

 

Gli assistenti a domicilio lavorano con persone anziane, ma anche con portatori di handicap, bambini e giovani, persone malate o in fin di vita.

Nathalie, assistente presso i privati chiede una migliore formazione per coloro che non possiedono un diploma.

­­- Poiché per affrontare certe situazioni, è importante conoscere gesti e posture, ma anche una certa diplomazia, empatia e conoscenza del primo soccorso. Questo è un mestiere di cuore, per questo,  constata lei, sono poche le persone che scelgono questa professione, perché il contratto è soprattutto part-time e il salario non all’altezza dell’impegno.

Sabrina è assistente a domicilio nell’11° arrondissement di Parigi.

– Siamo gli invisibili della società, non esistiamo per il governo, eppure durante il periodo di confinamento siamo sempre stati lì, abbiamo corso dei rischi, non avevamo le mascherine. Eppure ce l’abbiamo fatta. Anche se avevamo paura per le nostre famiglie e per i nostri pazienti.

– Siamo stati l’unico modo per  queste persone per rompere l’isolamento ed è grazie a noi che sono ancora qui.

– Vogliamo far parte dei servizi di assistenza, perché facciamo esattamente lo stesso lavoro degli assistenti sanitari nelle Ehpad.  “Case di riposo”

.

Valérie è delegata sindacale alla CGT (Confederazione generale del lavoro).

– Non siamo nemmeno nel campo sociale come qualche anno fa, dove anche i dirigenti avevano dei valori e consideravano essenziale l’assistenza domiciliare.  Ora si tratta di guadagnare soldi. A tal proposito, le persone non sono più chiamate “beneficiari” o “utenti”, ma “clienti”.

– In questa professione si verificano molti abusi dei dipendenti, in maggioranza donne, che si difendono poco e hanno paura di perdere il loro posto di lavoro.

– I datori di lavoro spesso non rispettano nemmeno i contratti collettivi.

I loro messaggi:

Valérie

– Gli assistenti domestici vengano alle manifestazioni e non si lascino maltrattare dai datori di lavoro.

Sabrina

– Le persone vogliono restare a casa e hanno ragione. Senza aiuto non lo possono fare, per questo motivo il nostro lavoro è essenziale.

Nathalie

– La legge sull’anzianità è in preparazione da due anni, ma non vi sono sviluppi. La smettano di prenderci in giro.

 

 

Links

http://collectif-la-force-invisible.fr/qui-sommes-nous/

facebook : Collectif National La Force Invisible Des Aides à Domicile