Sole e caldo, ma tanta voglia di pulire la città. In molti ieri a Bologna dalle 17.45 alle 20.00, hanno partecipato al pomeriggio di pulizia urbana: “Via col Vento?”. L’iniziativa è la prima della sezione ambiente della rete di mutualismo : Don’t Panic Bologna, nata dall’emergenza, ma che è ormai una realtà concreta.

Gli organizzatori hanno scelto due punti di partenza:  uno vicino alla stazione, a piazza XX Settembre, per coprire la zona nord del centro; e l’altro  in Piazza del Nettuno, per occuparsi di tutta la zona sud.  Sono state organizzate una decina di squadre di volontari, tutti attrezzati di sacchi, guanti da giardinaggio e pettorine.Od ogni squadra è stata assegnata una zona, principalmente parchi e strade di accesso ai supermercati.

Inoltre, in ogni banchetto è stato istituito un punto informativo, gestito dai laureandi in medicina del Gruppo Prometeo, per spiegare il corretto utilizzo dei Dpi. Infine, i volontari di salvaiciclisti hanno distribuito mascherine lavabili. A fine giornata, il raccolto è stato di una decina di sacchi pieni.

vittoria sichi
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Fotoreportage @Vittoria Sichi 

L’iniziativa-la prima della sezione ambiente di Don’t Panic- è  stata promossa da Legambiente Bologna, Extinction Rebellion Bologna, Gruppo Prometeo e Salvaiciclisti Bologna, con il duplice obiettivo di sollevare il problema dello smaltimento dei dpi e la sensibilizzazione all’utilizzo, ove possibile, delle mascherine ri-utilizzabili.

Un problema quello delle mascherine  e dei guanti usa e getta passato in secondo piano durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, ma che adesso è divenuto evidente. Nei fogli illustrativi distribuiti ai passanti e ai partecipanti si legge che secondo alcune stime è di 100 milioni il fabbisogno mensile di mascherine per l’Italia.

Con una così alta produzione, la gestione dei rifiuti diventa davvero difficile. Per questo, anche con la massima attenzione possibile da parte dei cittadini è normale vedere svolazzare per strada mascherine e guanti,  portati via dal vento dai cestini strabordanti.

L’iniziativa ha riscosso un discreto successo tra i partecipanti che hanno segnalato criticità nelle zone periferiche. Chissà che dopo l’evento di ieri, l’iniziativa possa estendersi anche alla periferia bolognese.