Questa mattina all’alba, senza la benché minima mediazione né preavviso, sono stati sgomberati e trasferiti in maniera coatta i senza-tetto accampati da una settimana in piazza Palazzo di Città a Torino. Per convincerli gli era stato promesso un luogo pulito, con bagni, docce e servizi per tutti.

Ma la destinazione ha lasciato sbalorditi tutti, tanto i senza fissa dimora, quanto i solidali e gli operatori accorsi. Infatti, decine di persone – che portano con sé evidenti necessità di esser assistiti – sono state messe in un capannone sotterraneo presso il padiglione 5 di Torino Esposizioni.

Un luogo sporchissimo, evidentemente insalubre, senza docce, senza brandine per tutti e affidando la gestione di un problema socio-sanitario alle sole forze dell’ordine. Come dimostrano i tanti video che i senzatetto stanno inviando, il luogo avrebbe bisogno non solo di una radicale sanificazione, ma si nota anche la mancanza delle mere pulizie ordinarie.

Da tale centro di raccolta sotterraneo inoltre non sarà possibile uscire né entrare fino all’esito dei tamponi e – se dovessero esserci poi tamponi positivi – i senzatetto saranno rinchiusi là sotto per almeno due settimane.

Dopo aver chiuso il rifugio di Piazza D’Armi e così consegnato alla strada persone con evidenti fragilità, il Comune di Torino e la sindaca Appendino decidono di continuare a infischiarsene dei diritti di chi non ha la casa, impiantando un indegno “parcheggio umano di massa” sotto il livello della strada e delegando la gestione di un grave problema socio-sanitario alle forze dell’ordine.

Dopo aver causato il problema, Appendino si preoccupa così solo di nasconderlo, rendendolo letteralmente “sotterraneo” pur di tenerlo lontano agli occhi della città. Le fa eco l’assessore alle politiche sociali Schellino che oggi accompagna l’operazione di trasferimento con un comunicato stampa in cui attacca i senzatetto tra i quali ci sarebbero, a suo dire, tanti che hanno più volte rifiutato i percorsi di inclusione e che quindi oggi, in piena emergenza Covid, non meriterebbero alcun aiuto.

Come Potere al Popolo! ci teniamo a ribadire che casa e salute sono diritti per tutti e tutte e non solo per i presuntamente “meritevoli” individuati dall’assessore Schellino. Chiediamo che si recuperi immediatamente il tempo perso e che il Comune intervenga in questa emergenza individuando una sistemazione degna tra i numerosissimi locali vuoti della nostra città come ad esempio lo stabile di via Asti.

Potere al Popolo