A gioire per l’annuncio del ritiro dei soldati italiani italiani dall’Afghanistan era stato subito Alessandro Di Battista (M5s) che su Facebook aveva scritto: “Il ritiro delle truppe dell’Afghanistan (di tutto il contingente entro un anno) è una splendida notizia. Ho lottato tanto per questo obiettivo e con me ha lottato tutto il Movimento. In Afghanistan abbiamo perso uomini valorosi nonché sprecato più di 5 miliardi di euro dei cittadini italiani. Ho appena parlato con Luigi Di Maio complimentandomi per la decisione. Si tratta di un altro successo di questo Governo. Faccio i miei complimenti anche al Ministro della Difesa Trenta. Sarà bellissimo vedere i nostri soldati far ritorno già nei prossimi mesi”.

Ma a gelare l’entusiasmo di Di Battista è stata la ministra della difesa Elisabetta Trenta (pentastellata anche lei).

Non ho mai annunciato il ritiro dall’Afghanistan, ma una fase di pianificazione che prevedesse anche ritiro. Il ritiro non potrei mai deciderlo io, lo decide il Parlamento”.

Lo ha affermato durante il programma ‘Otto e mezzo’ su La7. “Il ministro degli Esteri Moavero non era presente quando ho parlato di questa cosa con il premier Conte, ma è stato raggiunto dalla notizia prima che potessi parlarci telefonicamente – riferisce Trenta -. C’è stata costruita sopra una retorica che non era il caso di costruire, il caso è stato montato un po’ dai giornalisti”.

Di Battista vittima della montatura dei giornalisti? Anche lui aveva frainteso la ministra del suo stesso partito?

La ministra della Difesa ha uno staff di esperti di comunicazione. Ma va a zig-zag e non riesce a comunicare quello che questo governo vuole fare effettivamente. Dà la colpa del fraintendimento ai giornalisti, ma le cose stanno diversamente.

Sono stati i parlamentari del M5s a fare un comunicato pubblicato dall’ANSA in cui è scritto: “Il ministro Trenta ha dato disposizioni al Coi (il Comando operativo di vertice interforze – ndr) di valutare l’avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan”. Lo riferiscono fonti della Difesa, aggiungendo che “l’orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi”.

Il comunicato è dei parlamentari 5 Stelle nelle commissioni Esteri al Senato e alla Camera dei deputati.

Cosa c’è che non funziona nella comunicazione di questo governo?

O meglio: sembra che questa comunicazione funzioni benissimo a illudere un elettorato in crisi.

Ho appena parlato con Luigi Di Maio complimentandomi per la decisione. Si tratta di un altro successo di questo Governo”, aveva detto Di Battista. Peccato che non fosse vero. Ma quanti dei destinatari entusiasti dell’annuncio bluff oggi sanno che era un bluff gonfiato per non scendere di altri punti nei sondaggi di gradimento?

E soprattutto: possibile che di Maio non abbia risposto a Di Battista che non era stata presa nessuna decisione di ritiro da parte del governo?”

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