L’Intergruppo Parlamentare No CETA, costituitosi la scorsa legislatura e composto da deputati e senatori di tutti gli schieramenti, ha chiesto pubblicamente al Vice presidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, di far sospendere la firma del Trattato UE-Giappone (JEFTA) e di riferire in Parlamento su un via libera rilasciato senza adeguata consultazione. La Campagna Stop TTIP/Stop CETA si associa alla richiesta e rilancia la proposta di un incontro con il Ministro per ribadire le proprie preoccupazioni sugli effetti a catena di una eventuale approvazione del JEFTA. Di seguito, il comunicato dell’Intergruppo.

“Abbiamo appreso da un’intervista del Vice Premier di Maio, che il Governo Italiano abbia dato il via libera alla ratifica del trattato di liberalizzazione commerciale tra Unione Europea e Giappone. È un atto che ci sembra contraddittorio con gli impegni presi in campagna elettorale da ciascuno di noi e dall’on Luigi Di Maio. Il trattato è stato negoziato, come al solito, nella più completa opacità e senza alcun coinvolgimento del Parlamenti nazionali.

Dall’intervista citata, apprendiamo che il Governo Italiano, insieme alla ratifica, intende fare ‘osservazioni con condizioni precise che riguardano agricoltura, piccole imprese e una serie di interventi necessari’. Le eventuali osservazioni sarebbero tuttavia completamente irrilevanti: il trattato, una volta sottoscritto, si applica nella versione negoziata e condivisa.

Chiediamo al Vice Presidente Di Maio di impegnare il Governo Italiano a intervenire per far sospendere la firma tra Commissione Europea e Governo giapponese, prevista per il 17 luglio, e a riferire al più presto in Parlamento al fine di consentire, nella trasparenza di una discussione pubblica, la definizione di un mandato chiaro al governo”.

 

Così in una nota l’Intergruppo parlamentare No CETA, composto da deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari.