I successi dell’Ecuador sono dovuti ad un’architettura finanziaria che genera libertà all’interno della macroeconomia equatoriana, pur con i vincoli di avere il dollaro statunitense come valuta nazionale: lezione per tutto il mondo e soprattutto per l’Eurozona.

 

Quito, 25 aprile (Prensa Latina)

L’ex ministro greco delle finanze, Yanis Varoufakis, che continua oggi la sua visita in Ecuador, ha sottolineato come siano state appropriate la gestione dell’economia nazionale e le politiche del presidente Rafael Correa, che egli considera un punto di riferimento per tutto il mondo.

In una conferenza su invito dell’Istituto di Alti Studi (IAEN), l’economista e professore universitario ha considerato che i successi di questo paese sudamericano sono dovuti a una combinazione dell’uso del dollaro statunitense e di un’architettura finanziaria che genera libertà all’interno della macroeconomia equatoriana.

“Ecco perché l’Ecuador è così importante. Credo davvero che l’esperienza equatoriana negli ultimi 10 anni abbia molte lezioni da insegnare a tutti”, ha sottolineato Varoufakis.

A suo parere, questo non è un problema politico, poiché chiunque guida la nazione e governa il settore finanziario dovrà imparare dagli ultimi dieci anni e non sacrificare quella combinazione di valuta forte, il dollaro, con la flessibilità nell’innovazione tecnologica.

“Avete di fronte grandi sfide: la più grave è la natura umana che tende a dare per acquisite le cose buone e poi le compromette, mettendole in pericolo”, ha detto.
A questo proposito, Varoufakis ha fatto riferimento a conversazioni con l’opposizione e al messaggio ricevuto che le cose in Ecuador non vanno bene a causa della recessione e della perdita di una piccola frazione del Prodotto Interno Lordo. E ha confrontato quelle lamentele con i dati della Grecia, dove il PIL è caduto del 28%.
“In Grecia, una famiglia su due non ha nessuno che lavora, abbiamo una perdita enorme di giovani che migrano e trasformano il paese in un deserto”, ha affermato.

Su questo argomento, ha insistito che è compito del nuovo governo mantenere la capacità di affrontare le avversità per ridurne l’impatto al minimo.

Il ministro degli Esteri Guillaume Long, presente alla conferenza, ha dichiarato a Prensa Latina che è un onore e una grande gioia avere la presenza in Ecuador dell’autore di libri come “Economia senza pastoie” e “Conversazioni con mia figlia’.
Long ha affermato che Varoufakis scrive sulle questioni economiche da una “ottima combinazione tra sinistra e devozione democratica, a favore della gente e dei più vulnerabili, ma anche con un grande pragmatismo, comprendendo la necessità di raggiungere accordi ampi, anche con settori che non hanno come prima preoccupazione gli interessi della gente”.

A suo parere, la conferenza di Varoufakis è significativa e interessante dalla prospettiva di Quito, nel suo contesto dollarizzato.
“Anche noi abbiamo la moneta di un altro paese, gli Stati Uniti, che controllano l’emissione di quella valuta e che sono molto più potenti. Qualcosa di simile accade nell’Eurozona con paesi che hanno l’euro ma una grande asimmetria”, ha spiegato.

Varoufakis continua oggi la sua visita in Ecuador che, come egli ha anticipato a Prensa Latina, include un incontro col presidente uscente Rafael Correa nel Palazzo di Carondelet.

 

Traduzione dall’Inglese di Leopoldo Salmaso