La violenza sulle donne è un crimine perseguibile per legge. Il senato algerino ha finalmente approvato la norma – bloccata da diversi mesi dopo l’approvazione alla Camera – che prevede fino a 20 anni di reclusione per il ferimento della consorte, e consente al giudice di condannare l’imputato all’ergastolo in caso di decesso.

La legge, che modifica e integra il codice penale ha introdotto il concetto di molestia sessuale e punisce ogni forma di aggressione, verbale o abuso psicologico, anche nei casi di recidiva.

Dal canto suo, Amnesty International – pur plaudendo al passo in avanti – ha fatto appello a emendare la legge di una clausola che prevede la possibilità di perdono per il colpevole, definendola “un pericoloso precedente” che espone le vittime a “ulteriori rischi di violenza”.

Secondo alcune statistiche diffuse da media locali, tra 100 e 200 donne vengono uccise ogni anno in Algeria in episodi di violenza domestica.

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