Pubblichiamo qui la traduzione della prima parte dell’analisi di Danny Katch 

Di Danny Katch

La stragrande maggioranza degli americani è vittima di una delle maggiori e più prolungate rapine della storia. Danny Katch indaga – e scopre i colpevoli.

La decima persona più ricca d’America, davanti ad un pubblico esclusivo nella città più costosa d’America, ha dichiarato che un giorno povrebbe scrivere un libro …sul perché i poveri sono poveri in America.

Michael Bloomberg intendeva spiegare al suo pubblico esclusivo dell’Aspen Institute di aver trovato il il rimedio al fatto che “sono sempre i poveri a rimanere fregati”. Le sue parole erano più vicine alla realtà di quanto pensasse. Durante i tre mandati del miliardario come sindaco di New York City, Bloomberg ha praticamente già scritto il libro su come tenere le persone in povertà.

L’epoca di Bloomberg ha visto la ricchezza della élite newyorchese crescere in modo stratosferico, mentre la maggioranza della popolazione della città viveva vicino o sotto la soglia di povertà. Questa è una città la cui amministrazione pubblica avvisi per il rimborso tasse sui quali fa bella mostra di sé una famigliola che, raggiante, dice che una volta ricevuto il rimborso, “Questo mese abbiamo i soldi per l’affitto”

Il New York Daily News ha riportato la notizia di senzatetto che dormivano all’aperto a pochi metri da lussuosi edifici tra i più costosi al mondo, in questo che è stato uno dei mesi di febbraio più freddi che la città ricordi. L’articolo era centrato su Deuce, un cinquantenne che aveva trovato un posto sicuro davanti a un cantiere, proprio di fronte a un lussuoso grattacielo il cui attico era stato appena venduto per ben 100 milioni di dollari.

Le conseguenze dell’articolo rappresentano un segno dei tempi tanto quanto la storia stessa: il giorno successivo, l’impresa di costruzioni ha ordinato ai propri operai di buttare Deuce fuori dalla proprietà.

Intanto, nella località sciistica di Aspen, in Colorado, Bloomberg snocciola a raffica gli ulteriori consigli che vorrebbe dare ai comuni newyorchesi: lasciar perdere le loro ambizioni universitarie e concentrarsi su come diventare camerieri in alcuni dei numerosi ristoranti di fascia alta della città.

Ha poi spiegato al suo pubblico, composto di suoi pari, ricchi bianchi, che i giovani neri e ispanici non dovrebbero avere il permesso di possedere armi: “il 95 per cento degli omicidi, degli assassini e delle vittime di omicidio risponde ad una sola descrizione. Sono maschi, appartengono a minoranze, hanno tra i 15 e i 25 anni…I ragazzi pensano che comunque rimarranno uccisi perché è quanto succede a tutti i loro amici. Quindi non hanno alcun obiettivo a lungo termine o cose del genere. È un gioco possedere una pistola, è un gioco premere il grilletto.”

L’ex sindaco non ha spiegato al pubblico di Aspen che tra i giovani neri di New York c’è un tasso di disoccupazione del 33,5 per cento, una situazione catastrofica che genera povertà, disperazione e, sì, violenza. Forse Bloomberg non voleva che fatti come questi interferissero con la sua ostentazione della propria profonda comprensione di cosa sia la vita di strada.

C’è qualcos’altro che Michael Bloomberg non ha menzionato durante la sua conferenza all’Aspen Institute sulla povertà. Durante i suoi dodici anni come sindaco, mentre la maggior parte della città vedeva il proprio reddito ristagnare o diminuire, lo stesso Bloomberg quintuplicava la propria ricchezza, passando da 5 miliardi a oltre 25 miliardi di dollari. Due anni dopo, è arrivato a 35 miliardi.

Staremo a vedere come spiegherà in che modo ciò sia avvenuto nel momento in cui si deciderà a scrivere quel libro.

(Continua qui)

Traduzione dall’inglese di Giuseppina Vecchia per Pressenza