Attivisti palestinesi e di altri paesi hanno lanciato una campagna globale di solidarietà su Internet per evidenziare il blocco della Striscia di Gaza e la sua crisi elettrica.
“Non lasceremo Gaza da sola al buio… Spegneremo le luci ovunque” è lo slogan di questa campagna, che è stata pubblicizzato sui social network in molte lingue con l’hashtag #GazaLights.
Questo evento di solidarietà inizierà venerdì prossimo e tutte le persone del mondo sono invitate a stare in piedi e spegnere le luci per 60 minuti dalle 19 alle 20 ora locale in ogni città.
L’evento simbolico, che è nato nei social network e nelle applicazioni usate negli smartphone, vuole far provare alle persone di tutto il mondo alcune delle realtà di chi vive sotto assedio e attirare l’attenzione dei governi sulla sofferenza degli abitanti di Gaza. Sarà inoltre esteso giornalmente per includere i media interattivi nelle capitali e nelle città in tutta Europa e nel mondo.
Oltre a spegnere le luci nelle case, attività commerciali e servizi, gli attivisti di diversi paesi hanno deciso di organizzare altri eventi con i medesimi obiettivi, tra cui veglie a lume di candela, per inviare un messaggio di solidarietà al popolo di Gaza.
Alcuni attivisti hanno realizzato manifesti in varie lingue che esprimono solidarietà alle famiglie palestinesi della Striscia assediata.
I palestinesi di Gaza hanno interruzioni di corrente per lunghe ore a cause di diversi problemi che si sono esacerbati dopo l’ultima guerra israeliana, comprese infrastrutture con scarsa energia elettricità, scarsità di combustibile industriale necessario per generare energia e problemi tecnici con la centrale elettrica di Gaza. Anche l’unica centrale elettrica di Gaza ha smesso di funzionare durante la guerra dopo che i suoi principali serbatoi di carburante sono stati bombardati dall’esercito israeliano.
Traduzione di Edy Meroli