Poco più di 8.000 Km in 27 giorni, incontri istituzionali e pubblici oltreché con i media, la prima esperienza di alcuni giorni di viaggio in compagnia, 3 “capi d’Europa” raggiunti (Capo Fisterra, Cabo da Roca e Tarifa), incontri con vecchi e nuovi amici, tante ma tante emozioni.
Questo è, in estrema sintesi, il mio 4° viaggio-esempio dedicato alla Libertà di Movimento ed alla non discriminazione, realizzato guidando lo scooter-trike multi-adattato attraverso le strade di Italia Francia Spagna e Portogallo.
Nonostante le maggiori difficoltà dovute alle mie precarie condizioni di salute psico-fisica, grazie all’aiuto ed alla professionalità di chi ha saputo mettere a punto lo scooter-trike, a chi mi ha sostenuto e spronato a non mollare, sono qui a scrivere queste righe con la consapevolezza di aver vissuto una nuova e straordinaria esperienza.
è complesso tentare di raccontare, di esprimere le emozioni che ho vissuto: quando sono arrivato a Cabo da Roca non facevo che ripetermi “Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!”.
Ma non c’è nulla di di trionfalistico, di straordinario in questo: è solo una piccola, modesta dimostrazione che affrontando le proprie paure e i propri limiti, aiutando e permettendo agli altri di farsi aiutare si possono fare cose che talvolta è difficile anche solo immaginare.
Anche questa edizione è stata possibile grazie al sostegno della Givi, della TucanoUrbano, della Pentagramm, della Business First, di Audiodavil, del Centro estetico Ashram e di tutti coloro che hanno “adottato” chilometri e chilometri del viaggio facendo una donazione alla Onlus. Inoltre,  questo viaggio ha contato sul Patrocinio di Telethon.
Mi auguro che in futuro altre realtà e tante altre persone decidano di appoggiare e condividere questo Sogno perché io intendo continuare finché mi sarà possibile.
Prima di ripartire, questo autunno ed inverno, cercheremo per questo di organizzare delle presentazioni e degli incontri pubblici per raccontare perché è sempre e comunque utile e bellissimo “Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere” (www.handytrike.eu).
Pietro Rosenwirth