La gestione virtuosa dei rifiuti presto in Consiglio

La Commissione Ambiente del comune di Firenze ha approvato la mozione elaborata con il sostegno dell’Associazione Rifiuti Zero Firenze e delCentro Rifiuti Zero di Capannori che fa capo al premio Golden Prize 2013 Rossano Ercolini, è stata presentata da perUnaltracittà e sottoscritta oltre che dalla consigliera De Zordo anche dai consiglieri Grassi, Fittante, Torselli.
La mozione, qui sotto riportata, che indica modalità di gestione dei rifiuti alternativa all’incenerento, è stata votata oltre che dai proponenti anche dai consiglieri Pugliese, Semplici, Cruccolini.
La strategia Verso rifiuti Zero è stata adottata in Italia già da più di 200 comuni di varia grandezza: nella provincia di Firenze già approvata a Rignano, Figline e Greve.  Sta per partire l’applicazione di Rifiuti Zero anche nella città di Roma, sostenuta dal sindaco Marino.
A breve la mozione oggi approvata in Commissione verrà discussa e votata nel Consiglio comunale fiorentino.

Tipologia: Mozione

Oggetto: Adesione del Comune di Firenze alla strategia “Rifiuti Zero”

Proponenti: Ornella De Zordo, Tommaso Grassi, Giovanni Fittante,
Francesco Torselli.

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività deirifiuti;

VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;

b) la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

CONSIDERATO che a livello internazionale e nazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero”, attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti, l’incenerimento e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;

RICHIAMATO in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Camberra e la regione sud occidentale del Paese), la Nuova Zelanda, il Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito, l’Italia con decine di Comuni, ed anche la Toscana con Capannori, Greve in Chianti e Figline Valdarno;

RICORDATO che “Rifiuti Zero” è una strategia che ha come obiettivo la riprogettazione del ciclo di vita delle risorse in modo da poter riutilizzare tutti i prodotti, facendo diminuire la quantità di rifiuti da conferire in discarica, ossia prodotti pensati, progettati e realizzati in modo da ridurne drasticamente il volume ed eliminare la tossicità del rifiuto, conservare e recuperarne tutte le risorse, senza ricorrere a pratiche di incenerimento o sotterramento;

CONSIDERATO che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra”, resa sempre più necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed obbligano i governi a “tagliare” le emissioni di CO2 legate anche alla produzione dei beni di consumo, a partire dagli imballaggi;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A

1) aderire ed intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020,  stabilendo per gli anni prossimi
incrementi progressivi  della raccolta differenziata e senza la realizzazione di inceneritori;

2. dare mandato alla Giunta Comunale, per il raggiungimento di tali obiettivi, di estendere e completare i sistemi di raccolta “porta a porta” dei rifiuti solidi urbani e degli assimilati a tutto il territorio comunale;

3. istituire un sistema tariffario basato principalmente sulla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dalle utenze
domestiche e non domestiche, sulla base del principio “chi meno produce e più differenzia i rifiuti, meno paga”;”

4. istituire l’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero” che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero
indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.