Demo in US. Image by Telam

Germania e Francia chiedono agli Stati Uniti un accordo per frenare le intercettazioni dopo le nuove rivelazioni sull’agenzia Nsa. Le ultime informazioni della talpa Edward Snowden dimostrerebbero come la National Security Agency abbia di fatto spiato il cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel oltre a intercettare un certo numero di cellulari francesi.

Le indiscrezioni  sul datagate hanno dominato il primo giorno del summit UE di Bruxelles con i leader europei uniti nel definire le intercettazioni inaccettabili. La Merkel e Hollande hanno dichiarato di voler trovare un accordo con gli Usa prima della fine dell’anno. Il presidente francese ha dichiarato: “La Francia e la Germania prenderanno iniziativa iniziando a discutere con gli alleati per individuare una base comune entro la fine dell’anno e gli altri paesi europei che vorranno unirsi a questa trattativa saranno i benvenuti. Per essere più specifici faremo in modo che tra i servizi americani ed europei si chiarisca non solo cosa è accaduto ma anche quali saranno le regole future”.

Rapporto datagate: La Nsa ha spiato 35 leader

Tra le ultime rivelazioni di Snowden, il Guardian riporta che gli Stati Uniti avrebbero monitorato le conversazioni telefoniche di almeno 35 leader mondiali. Gli addetti alla Casa Bianca, Dipartimento di Stato e Pentagono, erano stati incoraggiati a condividere i recapiti dei leader politici stranieri e un ufficiale governativo avrebbe fornito più di 200 numeri di telefono.

A Washington il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha rifiutato di commentare il rapporto ripetendo che la cancelliera Merkel non è più oggetto di intercettazioni: “Non faremo commenti pubblici sulle attività dei servizi segreti e per questioni politiche abbiamo chiarito che gli Usa raccolgono lo stesso tipo di informazioni di tutte le altre nazioni. Come già detto ieri, il presidente ha parlato con la cancelliera Merkel rassicurandola sul fatto che gli Stati Uniti non stanno più monitorando le sue conversazioni, né lo faranno in futuro”. L’identità dei 35 leader oggetto di intercettazioni non sono state rivelate. Secondo un promemoria del governo tali intercettazioni ha prodotto informazioni poco rilevanti.

Campagna anti spionaggio “Stop Watching Us” a Washington

Mentre la bufera diplomatica sulle attività della Nsa continua all’estero, a Washington D.C,  attivisti statunitensi hanno partecipato alla campagna “Stop Watching Us” promossa da oltre 100 tra gruppi, aziende e personaggi pubblici in segno di protesta contro lo spionaggio e le intercettazioni. Edward Snowden ha invitato a partecipare dichiarando: “Oggi, in America, da nessun telefono partono chiamate che non vengano monitorate dalla Nsa. I nostri rappresentanti al Congresso ci dicono che non si tratta di spionaggio ma si sbagliano. Unitevi a noi portando il messaggio: Stop watching us.”

Tradotto da Eleonora Albini