Il Consiglio Comunale di Palermo

Premesso che:

a)Il governo nazionale ha dirottato alcune risorse del fondo per lo sviluppo nel bilancio della Difesa per acquistare armi;

b)la cifra stanziata è di circa 18 miliardi di euro destinati alla produzione di 135 cacciabombardieri e 135 milioni di euro per l’acquisizione di unità navali della Fremm;

c) Gli oneri totali sostenuti dall’Italia per il progetto degli F 35, come indicato annualmente dalla Nota Aggiuntiva al Bilancio della Difesa a partire dall’anno 2003 fino al 2012, sono stati pari a 1946,7 milioni di euro;

d)la legge Di Paola ipoteca più di230 miliardi nei prossimi 12 anni,

e) tali scelte, operate prima dal governo Berlusconi e confermate dal governo presieduto da Mario Monti, non sono state smentite dal governo Letta – Alfano

Considerato che:

Con il costo di un solo cacciabombardiere F35 (stima media di 130 milioni di euro) potremmo:

a)              costruire 387 asili nido con 11.610 famiglie beneficiarie e circa 3.500 nuovi posti di lavoro;

oppure

b) mettere in sicurezza 258 scuole italiane (rispetto norme antincendio, antisismiche, idoneità statica); oppure

c) coprire con indennità di disoccupazione 17.200 lavoratori precari;

oppure

d) aiutate con servizi di assistenza 14.742 famiglie con disabili e anziani non autosufficienti.

Considerato che:

I. l’attuale crisi economica sta facendo pagare un prezzo altissimo ai cittadini;

II. gli Enti Locali verranno ulteriormente penalizzati dalla riduzione dei trasferimenti che avranno come conseguenza una ulteriore diminuzione dei servizi e un peggioramento delle condizioni di vita;

III· il comune di Palermo in passato ha già aderito al coordinamento degli EE.LL. per la Pace, promotore tra l’altro delle marce Perugia-Assisi, ideate dal filosofo nonviolento Aldo Capitini;

IV. la giunta comunale intende ribadire l’adesione al coordinamento degli EE.LL. per la Pace ed i Diritti Umani;

dando voce:

· al disagio dei cittadini e alle proteste delle associazioni pacifiste e nonviolente e della società civile;

IL CONSIGLIO COMUNALE

1.Dà mandato al Sindaco e alla  Giunta,  al fine di rafforzare l’adesione della città al coordinamento degli ee.ll. per la Pace ed i diritti umani, di istituire  una consulta per la Pace ed un relativo ufficio per la pace, la cui attività venga disciplinata da un  regolamento sul modello di altri comuni italiani;

2.ribadisce l’auspicio del taglio delle spese militari, a partire dal blocco di tutti i programmi di acquisto di nuove armi come i cacciabombardieri F35, a l fine di destinare le risorse risparmiate al lavoro e alla lotta contro la povertà.

3. considera improponibili queste spese;

4. esprime il proprio dissenso rispetto a tale scelta;

5. fa voti affinché questi fondi stanziati per le armi, strumenti di morte, possano essere viceversa destinati a salvaguardare le pensioni delle fasce sociali più deboli e agli Enti Locali per garantire quei servizi sociali essenziali a rispondere ai bisogni primari dei cittadini.

6.-auspica il rispetto e l’attuazione integrale dell’articolo 11 della Costituzione, a partire dal ritiro immediato le nostre Forze Armate dall’Afghanistan.

7.Auspica che il Parlamento si riappropri del diritto di riorganizzare in senso riduttivo le forze armate tenuto conto della situazione internazionale e delle necessità di contenimento della spesa pubblica, mettendo fine agli sprechi, ai privilegi e agli scandali che investono la Difesa e riducendo le basi militari americane presenti sul nostro territorio, a partire dalla basi di Sigonella, Birgi e Niscemi.

8.è contrario all’installazione del MUOS in Sicilia ed all’uso del territorio nazionale per installazioni connesse allo sviluppo, il dispiegamento, l’impiego militare di droni.

9.auspica il passaggio dalla logica della “sicurezza” militare alla sicurezza umana, dalla sicurezza nazionale alla sicurezza comune.

10. Auspica la costituzione di un’infrastruttura di peace-building civile da parte delle istituzioni nazionali ed europee, anche mediante l’istituzione di corpi civili di pace europei, valorizzando gli interventi dell’associazionismo e delle ONG;

11. -auspica che il governo nazionale regionale operino in favore della costruzione della Comunità del Mediterraneo che trasformi quest’area di grandi crisi e tensioni in un mare di pace e benessere per tutti, al fine di promuovere la sicurezza regionale, eliminare le armi di distruzione di massa, aderire ai regimi di non proliferazione nucleare sia internazionali che regionali, nonché agli accordi sul disarmo e sul controllo degli armamenti, secondo quanto previsto dalla dichiarazione di Barcellona del 27-28/11/’95.

IMPEGNA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

A far pervenire quanto deliberato al Presidente del Consiglio dei Ministri