Di Tatiana Félix

 

Con una differenza di 234.935 voti, Nicolás Maduro è stato eletto nuovo presidente del Venezuela per il mandato 2013-2019 succedendo a Hugo Chávez, morto il 5 Marzo scorso, per dare continuità alla rivoluzione socialista bolivariana del paese.

Con una vittoria “rosicata” Maduro ha ricevuto 7.505.338 voti, ovvero il 50,66% contro i 7.270.403 voti, ovvero il 49,07% del suo avversario politico Henrique Capriles, leader dell’opposizione, secondo il 99,12% delle schede scrutinate dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE).

Più del 78% degli elettori aventi diritto al voto hanno partecipato a queste elezioni.

In virtù dello scarto minimo che separa i due candidati, l’opposizione chiede un nuovo conteggio delle schede adducendo possibili brogli con la speranza di vedere ribaltato il risultato elettorale. Anche il direttore del CNE, Vicente Diaz, ha chiesto una verifica pubblica del 100% delle schede custodite nelle urne dopo il voto elettronico. Secondo Diaz, il nuovo conteggio rispecchierebbe la situazione attuale di un paese diviso in due.

Dal canto suo Maduro, chiede il rispetto dei risultati elettorali, fondamentale per la tenuta della democrazia, e afferma che rispetterà il nuovo conteggio se il CNE deciderà di procedere. “Non temiamo la verità di questa vittoria se dovessero risultare numeri superiori” ha affermato Maduro in risposta alla richiesta del direttore.

Il candidato socialista riconosce la “trasparenza e l’affidabilità” del sistema del CNE “se vinco per un voto, ho vinto” ha affermato. “se perdo per un voto, consegnerò la vittoria nel rispetto della Costituzione. L’elettorato ha già espresso la volontà del popolo”. Maduro ha anche detto di avere fiducia nei cittadini ai quali ha chiesto di non cedere alle provocazioni della destra. “Solo con l’appoggio del popolo si può costruire una patria, consolidare l’indipendenza e sconfiggere la povertà”.

Il Ministro per le Comunicazioni Ernesto Villegas ha convocato gli attivisti rivoluzionari ad appoggiare Maduro nella cerimonia di proclamazione di presidente eletto avvenuta presso la sede del CNE. Confermando il risultato elettorale, Maduro farà il giuramento ufficialmente il prossimo venerdì. (19 Aprile).

Di fronte a quelle che ha definito “le elezioni più difficili degli ultimi 14 anni” il successore del leader rivoluzionario ha ringraziato per il loro supporto e il lavoro svolto gli attivisti del Comando per la Campagna Hugo Chávez di tutto il paese, i dirigenti socialisti, i ministri, i membri di Forza Armata Rivoluzionaria Nazionale Bolivariana e i vari gruppi politici, dedicando questa vittoria proprio al Comandante Hugo Chávez. Maduro ha giurato che si dedicherà interamente alla causa del suo predecessore, difendendo il popolo dai “nemici della Patria”.

Secondo il CNE, Maduro è risultato vincitore in 16 dei 24 stati federali del Venezuela con ampia concentrazione in Apure (sud), Cojedes (centro), Portuguesa (ovest), Delta Amacuro (est), Guárico (centro) e Trujillo (ovest); negli stati di Barinas e Distrito Capital  i voti a favori della continuità del socialismo hanno ottenuto poco più del 50%. Da parte sua Henrique Capriles ha ottenuto più voti negli stati di Anzoátegui, Bolivar, Lara, Mérida, Miranda, Nueva Esparta, Táchira e Zulia.

Tradotto da Eleonora Albini