Il Segretario Generale alle Nazioni Unite Ban Ki-moon

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha oggi sottolineato che la situazione di crisi nella penisola coreana “è già andata troppo oltre” in seguito alla dichiarazione della Corea del Nord di riavviare il reattore nucleare di Yongbyon.

“Sono profondamente turbato. Come Segretario Generale, è mio dovere prevenire la guerra e perseguire la pace. E’ altresì mia responsabilità dichiarare che la crisi attuale è andata troppo oltre”. Ha detto Ba ki-moon  in visita ad Andorra durante una conferenza stampa.

“Le minacce nucleari non sono un gioco. La retorica aggressiva e le posizioni militari hanno l’unico effetto di generare reazioni, alimentare la paura e l’instabilità”.

Ba ki-moon  ha auspicato l’uso del dialogo e dei negoziati, sottolineando che questo è “l’unico cammino per risolvere la crisi” ed ha espresso la sua disponibilità ad aiutare le parti coinvolte nella vicenda.

Lo scorso Febbraio, la Corea del Nord ha concluso il suo terzo test nucleare, in violazione delle sanzioni del Consiglio di Sicurezza esprimendo condanne diffuse anche per lo stesso segretario generale.

In seguito al nuovo test, il Consiglio di Sicurezza ha dato una stretta alle sanzioni sia commerciali che finanziarie e la Corea del Nord ha risposto dichiarando nullo il patto di Armistizio del 1953 che aveva messo fine alla guerra tra le due Coree.

Ban Ki-moon ha aggiunto“E’ necessario che le cose si calmino, o si rischia anche per una mancanza di comunicazione, di essere trascinati in un percorso che nessuno vorrebbe voler intraprendere. Non ci sono ragioni perché la Corea del Nord entri in conflitto con la comunità internazionale. E sono convinto che nessuno voglia attaccarla a causa di disaccordi sul suo sistema politico o la sua politica estera. Tuttavia, temo che altri risponderanno con decisione a qualsiasi provocazione militare diretta”.

L’originale dell’articolo si trova sul sito UN News Centre, qui.

Tradotto da Eleonora Albini