Il 14 dicembre Michael Moore ha partecipato al Beacon Theatre di New York a un evento per la liberazione di Leonard Peltier, un attivista per i diritti dei nativi americani arrestato nel 1977 e condannato a due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’FBI, la cui colpevolezza è dubbia e ha parlato del massacro di Newtown.

Poche ore prima del massacro in Connecticut, 22 bambini di una scuola  elementare cinese sono stati aggrediti da un pazzo armato di coltello. Numero totale delle vittime: zero.

Spero che non vi dispiaccia, ma vorrei dire due parole su quello che è successo, visto che questo problema mi preoccupa da molto tempo. Sì, in questo paese abbiamo bisogno di una legge sulle armi. Sì, abbiamo bisogno di servizi psichiatrici gratuiti, ma io credo che anche se avessimo leggi sulle armi e servizi migliori, saremmo comunque il popolo malato, contorto e violento che siamo stati per secoli, è nel nostro DNA. E per estirparlo dal nostro DNA non basterà approvare una legge ad Albany o a Washington.

Sapete, anche in altri paesi ci sono dei pazzi – ci sono state sparatorie e massacri anche in Norvegia, Francia e Germania – ma da nessuna parte sono avvenuti 61 eccidi di massa com’è successo in questo paese da  Columbine in poi. Sessantun eccidi massa in questo paese. Sono più o meno d’accordo con quelli della NRA (National Rifle Association, l’associazione che si batte per la difesa del diritto costituzionale al possesso e al porto delle armi da fuoco, N.d.T.) quando dicono: “Non sono le armi a uccidere la gente, sono le persone”, solo che proporrei una piccola modifica e direi: “Non sono le armi a uccidere la gente, sono gli americani”, perché è proprio questo che facciamo. Invadiamo paesi, mandiamo dei droni a uccidere i civili, abbiamo in corso cinque guerre in cui i nostri soldati uccidono la gente. Voglio dire, cinque per quel che ne sappiamo. Apparteniamo alla breve lista degli illustri paesi che applicano la pena di morte. Pensiamo che sia giusto uccidere chi ha commesso un reato.

E poi ci sono tutte le altre forme di violenza che non definiamo tali, ma che in realtà sono atti di violenza. Quando fai in modo che 50 milioni di persone non abbiano l’assicurazione sanitaria nel tuo paese e che, secondo uno studio del Congresso, 44.000 persone muoiano ogni anno per la semplice ragione che non hanno un’assicurazione sanitaria, questa è una forma di omicidio. E questo omicidio è commesso dalle assicurazioni. Quando sfratti milioni di persone dalle loro case questo è un atto di violenza. Si chiama violazione di domicilio.

In questo paese in carcere ci sono le persone sbagliate. Quando si eliminano milioni di posti di lavoro e si rovinano comunità come la mia, quella di Flint, nel Michigan, si ammazza la gente. E io ho visto di persona gli effetti delle decisioni di queste corporazioni – l’alcolismo, l’abuso di droghe, i divorzi, i suicidi, tutti i problemi sociali che accompagnano questi atti di violenza. Non li definiamo violenza, però e nessuno viene mai arrestato per averli commessi. Be’, io penso che sia una vergogna. E francamente, come americano, non è così che vorrei essere ricordato.