Si è trattato della giornata conclusiva dei quattro giorni indetti dal movimento “Blockupy”.

I manifestanti, riunitisi dapprima davanti alla stazione ferroviaria di Francoforte, hanno poi attraversato il centro della città, e infine si sono concentrati vicino alla sede della Banca Centrale Europea, informa l’agenzia di stampa DPA.

Benché le autorità temessero incidenti, la giornata è trascorsa “in generale in modo pacifico”, commenta un portavoce della polizia. Le proteste si sono svolte in un ambiente festivo, con maschere e slogan contro il capitalismo.

“Oggi, nel centro finanziario della Germania, venticinquemila persone hanno detto forte e chiaro: Questa politica di impoverimento in tutta l’Europa non si porti avanti nel nostro nome”, ha dichiarato il portavoce di Blockupy Roland Süb.

Secondo un altro membro del movimento, Werner Rätz, è da considerarsi un “grande successo” che tanti manifestanti abbiano viaggiato fino a Francoforte nonostante “l’orgia di divieti” dei giorni precedenti.

La convocazione di oggi è stata accompagnata da forti misure di sicurezza, con lo spiegamento di circa 5.000 agenti, la chiusura di strade e stazioni, aumentati controlli su treni e grandi arterie.

Già a partire da mercoledì c’erano stati vari tentativi di manifestazioni nonostante la proibizione delle autorità con, secondo la polizia, circa 600 attivisti temporaneamente fermati durante la settimana.

I portavoce di “Blockupy” considerano esagerati e non necessari sia i comportamenti della polizia che la decisione di proibire gli assembramenti.

Anche i socialdemocratici (SPD) e i Verdi, principali partiti di opposizione al governo conservatore di Angela Merkel, hanno criticato l’atteggiamento delle autorità.

“C’è il timore che qui non si stia prendendo molto sul serio il diritto alla libertà di riunione” ammonisce la segretaria generale dell’SPD Andrea Nahles, mentre la deputata verde Steffi Lemke considera esagerato porre restrizioni alle proteste pacifiche.

Al contrario, il governo cristiano-democratico dell’Hessen (Assia), lo stato federale che comprende Francoforte, ha difeso lo spiegamento della polizia, sottolineando quello che era avvenuto a fine marzo, quando una marcia anticapitalista era sfociata in gravi incidenti.

Traduzione dallo spagnolo di Giuseppina Vecchia