L’iniziativa è significativa perché segna la nascita di una rete nazionale
di mamme, di medici e di cittadini attivi per fermare l’inquinamento dalle
sostanze cancerogene, genotossiche e neurotossiche.

Fra i contaminanti ambientali che insidiano il latte materno c’è in
particolare la diossina e a questo proposito PeaceLink porterà nella
conferenza stampa l’esperienza realizzata a Taranto dal Fondo Antidiossina
e da altre ricerche sulla contaminazione della catena alimentare.

In essa verrà illustrata la proposta di legge «Dioxin Free». Essa ha lo
scopo di abbattere drasticamente la diossina nell’alimentazione, che è il
canale principale attraverso il quale questo cancerogeno entra
nell’organismo umano.

La certificazione «Dioxin Free» consentirebbe infatti alle mamme di
scegliere alimenti in grado di mantenere al livello più basso possibile la
concentrazione di diossina nell’organismo e quindi nel latte materno,
difendendo tutte le enormi proprietà naturali che esso possiede.

Il Presidente della Repubblica i Presidenti di Camera e Senato hanno
inviato messaggi di augurio e sostegno all’iniziativa.

Il programma della conferenza stampa comincia alle ore 16 nella Sala
Stampa della Camera dei Deputati a Roma e si articolerà con il seguente
programma:

– Presentazione della Campagna Latte Materno Bene Comune: «Ma quanta
diossina c’è nel latte delle mamme italiane?» (Patrizia Gentilini, Paola
Negri – portavoci della Campagna)

– Contaminanti ambientali, esposizioni precoci e rischi per la salute
(Ernesto Burgio – ISDE Italia, Adriano Cattaneo – ACP)

– Origine di diossine e POPs, situazione dei controlli su matrici
biologiche e fonti emissive in Italia ed Europa. Convenzione di Stoccolma
(Stefano Raccanelli – Laboratorio INCA Venezia)

– Proposte concrete: dal biomonitoraggio del latte materno ad un marchio
“dioxin free” (Alessandro Marescotti – Peacelink)

– Domande e dibattito

La Campagna ha lanciato il seguente appello: «Il latte materno è un Bene
Comune di inestimabile valore. È forse il primo bene, il primo dono
d’amore che un piccolo riceve nella vita. Non è uguagliabile da alcun
sostituto artificiale o animale. È fonte di benessere e salute per la
mamma e per il bambino, ma anche per la società e per l’ambiente, ma mai
come oggi, al pari di altri beni comuni, è minacciato dal profitto e
dall’inquinamento e va pertanto difeso e salvaguardato».

La dottoressa Patrizia Gentilini, relatrice alla conferenza, dichiara:
«Oggi, un ulteriore pericolo insidia il diritto di mamme e bambini alla
migliore salute possibile: si tratta delle sostanze tossiche presenti
purtroppo ormai stabilmente nei nostri corpi e che, attraverso la placenta
e il latte materno, vengono trasmesse al bambino ancora prima che nasca e
poi successivamente durante l’allattamento. Parliamo di diossine, PCB
(policlorobifenili), metalli pesanti, pesticidi ed altri numerosissimi
composti chimici che provengono da insediamenti industriali, inceneritori,
ma anche da prodotti di uso quotidiano, spesso insospettabili».

Patrizia Gentilini tuttavia precisa: «Lanciando questo allarme non
vogliamo in alcun modo disincentivare le mamme dall’allattamento al seno,
perché ciò provocherebbe un ulteriore danno alla salute di mamme e
bambini: gli studi ad oggi effettuati in vari paesi dimostrano che, anche
in ambienti inquinati e quindi a parità di esposizione in utero, i bambini
non allattati al seno hanno peggiori esiti di salute rispetto ai bambini
che ricevano il latte materno anche se contenente sostanze tossiche».

Gli scopi della Campagna sono quelli di:

INFORMARE E SENSIBILIZZARE genitori, personale sanitario, rappresentanti
politici, associazioni democratiche e movimenti per i diritti dei
cittadini sull’importanza dell’allattamento al seno e sui possibili modi
per prevenire o ridurre la sua contaminazione, a livello individuale e
collettivo, anche tramite adeguati stili di vita e di alimentazione.

PROMUOVERE IL BIOMONITORAGGIO a campione del latte materno e del sangue
cordonale nel nostro paese. Il latte materno è un indicatore molto
attendibile dello stato dell’ambiente di vita della madre ed il suo
monitoraggio è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS); negli studi fino ad ora condotti dall’OMS l’Italia non compare e
chiediamo pertanto che il nostro paese si allinei con quanto fatto al
riguardo negli altri paesi europei;

RATIFICARE LA CONVENZIONE DI STOCCOLMA – l’Italia non ha ancora
ratificato la Convenzione di Stoccolma (sottoscritta nel 2004) che fissa
limiti severi e rigide misure di controllo all’emissione in ambiente di
sostanze inquinanti e persistenti (POPs – Persistent Organic Pollutants);

SOSTITUIRE pratiche inquinanti, antiecologiche ed antieconomiche quali
l’incenerimento di rifiuti e biomasse, con pratiche virtuose quali la
riduzione, il recupero, il riciclo e la trasformazione a freddo dei
materiali;

ADOTTARE STRUMENTI DI CONTROLLO efficaci e continuativi da applicare a
tutti gli impianti fonti di diossina e non eliminabili. In particolare ci
sembrano indispensabili il campionamento in continuo delle emissioni di
diossina da questi impianti e il monitoraggio a campione di matrici
alimentari (latte, burro, formaggi, uova, carne, pesce, mitili, ecc.) nei
territori circostanti;

FAR APPROVARE IL DISEGNO DI LEGGE per creare un marchio “dioxin free”
per gli alimenti.

La campagna è “aperta” e può aderire chiunque lo desideri comunicandolo a:

difesalattematerno@gmail.com
patrizia.gentilini@villapacinotti.it

cell. 3405995091

La Campagna è promossa da

ISDE (International Society of Doctors for the Environment – Associazione
Medici per l’Ambiente),
IBFAN Italia (International Baby Food Action Network),
MAMI Movimento Allattamento Materno Italiano,
ACP Associazione Culturale Pediatri,
Minerva p.e.l.t.i. onlus (Associazione genitori di bambini Oncologici per
Prevenzione E Lotta Ai Tumori Infantili),
PeaceLink,
Gruppo Allattando a Faenza,
Mamme per la Salute e l’Ambiente di Venafro,
ANDRIA associazione scientifica