Mayraj Fahim afferma che oggi una caratteristica dell’Informazione Tecnologica
Indiana (IIT) è quella di non fare ricerca, cosa che riflette un problema istituzionale
più ampio.
E’ pienamente d’accordo Omar Ali, dell’Associazione per l’Armonia della Comunità
in Asia (AsiaPeace): “Purtroppo, questo è ancora più vero per il Pakistan e il
Bangladesh. Tutto il subcontinente è afflitto dalla piaga dei burocrati corrotti, dei
ricercatori che non fanno ricerca e dei progettisti che non progettano… ”

“L’India ha sempre più problemi e la IIT in sostanza ha avuto come risultato
un peggioramento del paese”, continua Mayraj Fahim. “Il più grande fallimento
è l’incapacità rurale crescente causata da un’eccessiva estrazione di acque
sotterranee e dalla perdita di fertilità del suolo dovuta a un’agricoltura intensiva.
La IIT avrebbe già dovuto stabilire e presentare a livello nazionale delle tecniche
di conservazione dell’acqua e di riciclaggio. Data l’enorme popolazione troppo è in
gioco. ”

Continua affermando che le città non possono sopportare la crescente migrazione
causata dal fallimento rurale. I loro sistemi sono obsoleti e non sono progettate
per sopportare questo stress. Cita statistiche sull’urbanizzazione indiana da

un censimento del 2011, dove è evidente che l’urbanizzazione è cresciuta più
velocemente del previsto. “Il mio pensiero è stato: come mai non è stato previsto?”

Il Tamil Nadu, tra gli stati più grandi, continua ad essere avanti agli altri, con livelli
di urbanizzazione del 48,4% nel 2011. Se qualche indiano preoccupato avesse
sentito quello che gli esperti indiani dell’acqua sono andati dicendo per anni,
saprebbe perchè. Come dice un articolo del 2004 sul New Scientist a seguito
di una conferenza internazionale sull’acqua: “In alcune aree le falde acquifere
accessibili potrebbero esaurirsi entro i prossimi cinque-dieci anni.”

“Questo sta già avvenendo nello stato meridionale del Tamil Nadu,” dice
Kuppannan Palanisami dell’Università Agricola del Tamil Nadu a Coimbatore. “Una
tavola delle acque irrigue mostra che rispetto a un decennio fa solo la metà delle
terre dello stato può essere irrigata.

Agricoltori su larga scala, con potenti pompe e pozzi profondi, possono ancora
ottenere prezzi competitivi con colture che richiedono molta acqua, come canna
da zucchero e banane, ma il 95% dei pozzi di proprietà dei piccoli agricoltori sono
prosciugati “, dice Palanisami. “Alcuni villaggi ora sono vuoti”. Nel frattempo il
problema del terreno è il seguente: “…circa 100 milioni di ettari – o il 70% – sta
scivolando lungo un percorso tale per cui non sarà più in grado di sostenere
coltivazioni.” Questo dirotta le persone verso le città, e i nuovi arrivi in città stanno
portando le città indiane al punto di rottura.

Questo riporta la questione alla mancanza di una ricerca adeguata. Chat Mohan,
un commentatore di AsiaPeace, dice: “Il successo di IIT è dovuto principalmente
al rigoroso processo di selezione, che consente solo agli studenti migliori e più
brillanti di ottenere l’ammissione. Per quanto riguarda la ricerca, in IIT non viene
fatto molto lavoro di taglio tecnologico e di ricerca di alto livello.

“Oltre all’IIT e a una manciata di istituti di alto livello, la stragrande maggioranza
dei laureati provenienti da altre università indiane è molto mediocre. In molte di
queste mediocri istituzioni il merito non è considerato nel processo di ammissione.
Studenti provenienti dalle scuole superiori con voti molto bassi sono ammessi in
base alle prenotazioni e/o a cospicue “donazioni” in denaro. Di conseguenza negli
ultimi due decenni è stato prodotto un gran numero di ingegneri, medici, ecc. di
qualità molto bassa.”

Chiaramente questo è un campo fertile per i sostenitori della Campagna contro la corruzione in India. Senza una ricerca adeguata, i progettisti del governo sono
perdenti, dato che, pur con le migliori intenzioni, non sono in grado di fornire
una fonte attendibile nel proporre un cambiamento, radicale e impopolare ma
necessario, nelle politiche di utilizzo dell’acqua o del territorio.