Il 24 settembre 1961 Aldo Capitini percorse i 24 chilometri che separano Perugia da Assisi insieme a un piccolo popolo di pacifisti dell’epoca tra cui Norberto Bobbio, Renato Guttuso, Italo Calvino.

Oggi lo striscione portato da Capitini sfila ancora. Ed ancora sfilano gli ideali di Capitini, tuttora inascoltati: la nonviolenza, la fratellanza tra i popoli.

Li portano avanti e li rinnovano un popolo variegato e composito, di estrazioni diverse.

I cinquanta anni riuniscono anime diverse del mondo pacifista e alcune partecipazioni hanno suscitato dibattito. Ma il manifesto della marcia è pacifista e nonviolento “senza se e senza ma”, chiede il ritiro delle truppe dai territori occupati, la fine della partecipazione dell’Italia alle guerre, il disarmo e una nuova politica di sviluppo umano.

Sotto questa bandiera oggi si marcia e se qualcuno ci sta stretto dovrà riflettere sulla sua coerenza.