Leonardo L. Co è l’autore del libro “Piante mediche della Cordillera” (una regione a Nord di Luzon, nelle Filippine), pubblicato nel 1989. Il libro include un manuale pratico per favorire la diffusione di programmi sanitari per le comunità. Era considerato una persona molto importante per il Paese. Leonardo era stato anche nominato Tesoriere. Difficile da sostituibile. Fortunatamente i suoi studenti sono ancora determinati a portare avanti il suo progetto sul rimboschimento del Paese.

Il Segretario Leila de Lima del Dipartimento di Giustizia ha nominato un panel di procuratori per condurre delle indagini sull’incidente, sarà svolta un’inchiesta per accertare i fatti. Alla stampa ha dichiarato: “Non possiamo permettere che solo le Forze Armate delle Filippine si occupino delle indagini. Indipendentemente dai risultati delle loro investigazioni, noi agiremo per chiarire i dubbi sull’accaduto”.

Queste parole sono state pronunciate a margine del settimo Congresso nazionale dei giornalisti delle Filippine, a Quenzon City. Il Segretario in quell’occasione aveva invitato le Forze Armate ad ascoltare le loro richieste e a rispondere alle domande in modo chiaro, aggiungendo: “Noi dobbiamo rimuovere quell’ombra di mistero che continua a persistere sulla morte di Leonardo Co”.

Quando il signor Co fu ucciso, stava lavorando come consulente sulla biodiversità per l’Energy Development Corporation (EDC), raccoglieva campioni di giovani piante in una foresta insieme ad altri cinque membri del team, tutti civili. Sebbene i media abbiano riportato che i comunisti del Nuovo esercito del Popolo e le Forze Armate di Leyte si fossero accusate a vicenda per la sparatoria in cui rimasero uccisi Leonardo Co e i suoi colleghi, alcuni testimoni oculari hanno informato Pressenza che solo il personale militare governativo si trovava nell’area al momento delle uccisioni, in altre parole, non ci fu nessun fuoco incrociato!

Manuel Paete, manager dell’EDC, ha reso nota l’identità degli altri uomini uccisi. Si tratta di Sofronio G. Cortez, una guardia forestale dell’EDC e di Julius Borromeo, membro di un’Associazione di agricoltori di Tonganan (Tofa).

Il Colonnello Federico Tutaan, ufficiale in comando della squadra 19, in un’intervista telefonica ha dichiarato che i suoi uomini si trovavano nell’area per controllare la presenza di ribelli nell’Upper Mahiao of Barangay.

Il cognato di Leonardo Co, Darwin Flores, ha dichiarato ai media che la famiglia esige di sapere cosa sia veramente accaduto. “Capisco che occorra fare chiarezza prima di procedere ad una qualsiasi azione” ha detto Flores, la cui sorella era sposata con Co. Ed ha aggiunto che era a conoscenza dell’esistenza di un protocollo di sicurezza tra l’EDC e i militari locali.

Manuel Paete ha reso noto anche i nomi dei due uomini sopravvissuti alla sparatoria. Si tratta di Policarpio Balute, un membro del Tofa e Roniño Gibe, una guardia forestale dell’EDC.

Il Colonnello Allan Martin, vice ufficiale in comando dell’82esima Brigata di fanteria, ha dichiarato alla stampa che i soldati che si presume furono coinvolti nello scontro a fuoco erano confinati nel loro campo a Barangay Aguiting in Kananga. I militari, capitanati dal tenente Ronald Ocheamar, hanno riferito di uno scontro a fuoco di circa 15 minuti, verso mezzogiorno, in cui furono coinvolti almeno sette uomini armati. Durante la conferenza stampa, Tutaan ha ammesso che uno dei militari sparò il primo colpo perchè dalla postazione di vantaggio in cui si trovavano, potevano chiaramente scorgere un uomo con una giacca nera che teneva in mano un’arma da fuoco.

In una dichiarazione separata, CHESTCORE (La comunità per i servizi a favore dell’educazione e della salute) ha lanciato un monito, mettendo in guardia la popolazione e dicendo che “ciò che è accaduto a Leonardo non rappresenta un caso isolato, molti professionisti che lavorano nella comunità sono stati accusati di aiutare o di essere membri del Nuovo esercito del Popolo o del Partito comunista delle Filippine”.

“Invece di essere lodati e considerati eroi per aver scelto di dedicare le proprie vite al servizio della comunità, per aver rinunciato all’opportunità di avanzamenti di carriera all’estero o nel settore privato, molti di loro sono stati tormentati, arrestati con false accuse e perfino uccisi” ha dichiarato un rappresentante del CHESTCORE.

Leonardo Co lavorava anche come ricercatore in un museo presso l’Università di biologia delle Filippine. Secondo quanto affermato dal direttore dell’istituto, il Dr. Perry Ong, il signor Co era di fatto il responsabile dell’Erbario di Jose Vera Santos. Leonardo era molto noto nella regione della Cordillera per il suo lavoro a favore della comunità, stava analizzando le proprietà curative delle piante mediche della regione. Era anche autore di uno Studio sull’Ecologia, in riferimento alle foreste di Palanan nelle Filippine.

Le Ongs della regione della Cordillera piangono la morte del botanico filippino considerando la sua scomparsa una perdita non solo per la nazione, ma per l’intera umanità.

(Traduzione dall’inglese di Margherita Kochi)