L’iniziativa si inserisce nel contesto della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ed è patrocinata dal consiglio d zona 9 di Milano e dal Comune di Bresso.
Il 16 ottobre 2009 Pat Patfoort interviene, insieme a Sofia Donato, Piero Giorgi e Federico, Fioretto alla conferenza “Costruire la Nonviolenza: educare alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti” nell’auditorium di viale Cà Granda a Niguarda.

L’antropologa belga spiega che la violenza, a tutti i livelli, si manifesta quando un punto di vista prevale sull’altro, nel sistema che lei definisce maggiore-minore. “E’ una condizione abituale e la maggior parte delle nostre risposte ricadono quasi inconsapevolmente in questo meccanismo”.
Piero Giorgi, laureato in biologia e co-fondatore del corso di laurea sulla pace presso l’Università del Queensland, in Australia, aggiunge: “Non è esagerato affermare che ogni azione violenta, anche a livello individuale, contribuisce a creare quel “brodino” che alimenta le guerre e i conflitti planetari.”
Federico Fioretto, altro relatore della conferenza, presenta l’insegnamento di Vinoba Bhave e la proposta politica di Gandhi: conquistare una democrazia reale attraverso una rete di cittadini pienamente responsabili. “Educare alla Nonviolenza richiede l’adozione di uno stile di vita complesso e coerente.” Insieme a Giorgi promuove il progetto Neotopia (neotopia.it) per la costruzione di una società libera dalla violenza.
Sofia Donato, rappresentante de “La Comunità per lo sviluppo umano”, racconta la sua esperienza come docente di corsi nonviolenti nelle scuole primarie. Il primo passo è praticare con i bimbi la regola d’oro: “Tratta gli altri come vuoi essere trattato”, il principio alla base di tutte le religioni e ideale di coerenza per il filosofo umanista argentino Silo.

Il 17 e 18 ottobre si svolge a Bresso il seminario “Difendersi senza aggredire”. Al percorso di formazione partecipano 25 persone provenienti da diverse città. Oltre ai volontari del Movimento Umanista e delle associazioni Paciamoci e Marse ci sono genitori, psicologi e insegnanti.
Pat Patfoort guida i partecipanti con parole, interscambi e esercizi nella sperimentazione del modello equivalente, un atteggiamento nonviolento che presuppone l’ascolto e la comprensione dell’altro e la ricerca di una soluzione alternativa al: “Io ho ragione, tu hai torto”.
Un approccio per molti aspetti rivoluzionario perchè mira a considerare le motivazioni profonde (fondamenti) di qualsiasi parte sullo stesso piano, non importa se, chi si confronta, è una moglie separata, un capo di stato o un assassino.
Pat Patfoort ha lavorato in molte situazioni di conflitto radicato, come nei Balcani, in Cecenia e in Ruanda, ma anche nella mediazione familiare e con i detenuti. Ovunque ha utilizzato il suo metodo per trovare una soluzione costruttiva, che va al di là delle ragioni superficiali, delle rivalse e delle vendette.
Il seminario è stato un’occasione preziosa di incontro e scambio di esperienze, i partecipanti ritornano nel loro quotidiano consapevoli che l’atteggiamento nonviolento non significa essere passivi ma andare verso gli altri cercando una comprensione profonda e la vera riconciliazione.

video
[http://www.youtube.com/watch?v=ggxC5_HFQBg](http://www.youtube.com/watch?v=ggxC5_HFQBg “http://www.youtube.com/watch?v=ggxC5_HFQBg”)