Marco Nicoletti ha un’autentica sensibilità per gli altri. Questo regista italiano che oggi lavora in Francia, ama filmare le persone e ancora di più dare loro la parola e l’aiuto, affinché scoprano la loro capacità creativa.

Il suo nuovo progetto “Rio Camera Kids”, che si svilupperà all’interno della favela Rocinha pacificata di recente, nei sobborghi di Rio de Janeiro in Brasile, è la logica continuazione di un lungo percorso d’incontri di giovani -bambini o adolescenti- che si trovano in condizioni di vita particolarmente difficili.

Nel 2007 c’è stata la realizzazione di un foto racconto, realizzato con dei ragazzini che lavorano in una discarica pubblica in Guatemala. In questo contesto ci hanno raccontato una storia, quella delle loro vite, ricordata, immaginata e uscita direttamente dal loro immaginario. Durante questo percorso creativo hanno scoperto, che anche per loro, esprimersi è possibile.

Con lo stesso intento nel 2005 in Angola, Marco Nicoletti ha aiutato dei giovani, tra bambini e adolescenti, nella creazione di una storia a fumetti.

Dal 2002 al 2010 in Salvador si è svolto un lavoro di prevenzione delle problematiche che portano alla violenza, in cui si è dimostrato che i giovani sono capaci di stare lontano dal crimine, se solo gli è data la possibilità di farlo.

“Rio Camera Kids” s’incanala all’interno della stessa traccia: favorire l’espressione e far comprendere ai giovani, che il futuro non è condizionato dalla storia personale, ma che si può riscattare, attraverso la realizzazione dei propri obbiettivi.

Modificare l’immagine che hanno di se stessi è ciò che può fare la differenza per questi giovani, che sono fuoriusciti da un’immensa e pericolosa favela di 5000 abitanti, dove il narcotraffico è parte integrante del paesaggio quotidiano. Marco sostiene che questi giovanissimi hanno una cultura del crimine (dove il rap e i graffiti sono l’unico sfogo) e hanno bisogno di trovare una vera identità, per comprendere che un circuito di economia legale, in contrapposizione a quella criminale, esiste. Lo strumento audiovisivo può permettere a questi ragazzi di scoprire la loro natura creativa, da utilizzare come mezzo di comunicazione.

Nel concreto l’idea è d’insegnare ai ragazzi a girare dei film di qualche minuto in cui interpretino le loro vite dando, nel contempo, una visione della favela. Secondo Marco essere il regista che li guida nel costruire una storia non è difficile dal momento che equivale a strutturare un’idea e per metterla in scena ci si lascia andare alla propria ispirazione. Poi, quando Marco inizia a filmare, chiede ai ragazzi di “ fare gli attori”, lasciandoli recitare in modo spontaneo per conservare l’immediatezza e la genuina impovvisazione, che sovente rivela degli spunti interessanti.

Questi cortometraggi saranno caricati su un sito web a cui avranno accesso, dove potranno mettere i video che faranno in futuro, o scambiarsi delle riprese con altri registi del Brasile e di altri paesi.

Questa avventura verrà conclusa in bellezza con un documentario sul progetto che sarà presentato in un teatro di Rio, così come la proiezione dei film realizzati. In questa occasione verrà premiata la migliore produzione.

Con questo metodo, come strumento di trasmissione e di esperienza diretta, si approda all’idea di favorire il più possibile l’autonomia e la riproduzione di ciò che è stato fatto.

Questo programma ha in egual modo, come obbiettivo, di dimostrare che realizzare un film con pochi mezzi è possibile.

Marco Nicoletti ha scritto, a questo proposito, il metodo “One Euro Le Film” che ha di recente presentato in una lezione dimostrativa al Bondy Blog. Presentazione seguita da un esercizio pratico: stesura della storia, riprese, e successivo montaggio.

La scelta di Bondy Blog non è casuale poiché questo media esiste da 10 anni a seguito dei disordini del 2005, e ha sede a Seine Saint Denis nei pressi di Parigi, una zona sovente stigmatizzata. Bondy Blog ha spesso avuto la vocazione di permettere di raccontare a coloro che le vivono nel quotidiano le loro stesse banlieues (quartieri periferici parigini), a prescindere dalle proprie opinioni e sentimenti.

Il corto realizzato dai blogger può essere visto direttamente sul sito di Bondy Blog:
http://bondyblog.liberation.fr/201505182100/%E2%80%AF1euro-film%E2%80%AFr-lart-de-realiser-un-film-sans-argent/#.VYFaw6bqSbl

o con il link:

E se siete rimasti colpiti dal progetto “Rio Camera Kids”, potete seguirlo da questa pagina facebook:

http://www.facebook.com/riocamerakids

oppure partecipare alla campagna di crowfunding, che si tiene in questo periodo:

Https://kriticalmass.com/p/riocamerakids

Traduzione dal francese di Paola Mola