Pubblichiamo il comunicato diffuso dal “Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina” sulla quuestione dell’ampliamento della fabbrica RWM.
REGIONE, DA CHE PARTE STAI?
CORTEO CONTRO L’AMPLIAMENTO DELLA RWM |
MANIFESTADA CONTRA S’AMMANNIADA DE SA RWM | REGIONE, DAE CALE PARTE ISTAS?
L’RWM non è sviluppo, non lascia ricchezza in Sardegna.
Gli enormi guadagni volano fuori, in Germania, in Israele.
I pochi posti di lavoro sono nulla rispetto alle risorse sottratte, al vero sviluppo che non viene promosso per costringerci ad un lavoro indegno.

Il vergognoso ultimatum imposto dal TAR alla Regione Sardegna riguardo all’ampliamento abusivo della RWM, sta volgendo al termine e nulla sembra trapelare dal palazzo del potere. Potrebbe sembrare un
buon segnale, eppure la realtà è più cruda.
Se la Regione non si pronuncia, lo Stato metterà una pezza con il commissariamento. E questo significa sacrificare ulteriormente la nostra terra sull’altare dello sfruttamento e della produzione bellica.
Dobbiamo pretendere che la presidente Todde non sacrifichi la Sardegna ad interessi che non sono nostri.
Per questo il 14 dicembre non è una semplice data: è il momento della verità.
Se restiamo fermi, decideranno per noi. Decideranno che la Sardegna può essere sacrificata, sfruttata, militarizzata.
La Regione tentenna, Roma scalpita, la RWM si sfrega le mani. L’unico argine reale siamo noi: la nostra presenza, la nostra voce, la nostra determinazione.
Ognuno conta.
Ogni persona presente farà la differenza. Ogni assenza sarà vantaggio per l’altra parte.
Per questo il 14 dicembre dobbiamo essere marea davanti ai cancelli della RWM.
Per difendere la Sardegna.
Per dire NO, forte e chiaro, prima che sia troppo tardi.
Il 14 dicembre o ci siamo, o decidono contro di noi.
E noi ci saremo. Tutte e tutti.
Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina










