Dopo le straordinarie settimane di lotta di settembre e ottobre, venerdì 28 novembre è stata una nuova giornata di sciopero generale, il terzo in tre mesi.
Migliaia di persone sono scese in strada per contrastare la finanziaria di guerra che sottrae risorse a servizi, scuola e sanità per alimentare le politiche di riarmo, l’industria di guerra e l’economia del genocidio.
Per rifiutare la propaganda bellica che tenta di soffocare il discorso pubblico e la mobilitazione popolare in Italia e in Europa, decine di piazze hanno manifestato in tutto il paese; nelle Marche si sono svolti una manifestazione ad Ancona e un corteo studentesco a Pesaro, con una presenza giovanile determinante.
Il centro di Ancona è stato attraversato dal corteo convocato nella giornata di sciopero generale indetta da Usb e dagli altri sindacati di base. Hanno partecipato delegati sindacali e rappresentanti delle RSU, lavoratori del settore pubblico e privato e dei trasporti oltre ai docenti e agli educatori che hanno preso parte all’astensione collettiva dal lavoro. Presente anche un gruppo di lavoratori dello spettacolo.
Lo spezzone studentesco, costruito dal basso grazie agli Studenti Autorganizzati Marche, ha unito giovani arrivati da istituti scolastici di tutta la regione.












