Ordinaria disumanità

L’esercito israeliano ha rifiutato le richieste di 60 organizzazioni umanitarie internazionali di introdurre aiuti a Gaza. Medici senza Frontiere è stata cancellata dalla lista delle organizzazioni autorizzate ad operare a Gaza. “D’ora in poi, non potremo svolgere il nostro lavoro ed i nostri operatori locali ed internazionali rischiano fortemente”, ha detto un portavoce dell’organizzazione.

Un gruppo di coloni ebrei israeliani ha attaccato il villaggio di Atara, a nord di Ramallah, in Cisgiordania. I coloni erano armati di mitra, pietre, bastoni, taniche di benzina e protetti dai soldati. Hanno appiccato il fuoco a diverse auto e lanciato pietre contro i vetri delle finestre delle case. La popolazione impaurita e spaventata si è barricata in casa.

Un gruppo di giovani ha sorpreso gli aggressori alle spalle con lancio di pietre. I soldati hanno iniziato a sparare per coprire la ritirata dei coloni. Non è stato arrestato nessun colono, mentre una decina di giovani palestinesi sono stati condotto nelle caserme dell’esercito occupante per essere interrogati e minacciati.

Sono incessanti le invasioni dell’esercito nei campi profughi palestinesi in Cisgiordania. In particolar modo sono stati presi di mira Tulkarem e Jenin. Una decina di attivisti arrestati.

Il ministro fascista Ben Gvir ha compiuto un’irruzione nella cella di Marwan Barghouti, ostaggio palestinese nelle carceri israeliane, e lo ha minacciato: “Cancelleremo la vita di chiunque offende Israele. Dovete sapere che non vincerete!”. La visita del ministro fascista nel carcere è stata trasmessa dalla tv israeliana “Canale 7”. “È un controllo per verificare che gli ordini del ministro, di ridurre al minimo il trattamento dei detenuti in materia di cibo, igiene e salute, siano rispettati. Si deve soltanto evitare che muoiano; il cibo ridotto al minimo, poca acqua e niente medicine”. Le immagini trasmesse hanno scioccato tutti coloro che conoscevano Barghouti e soprattutto hanno scioccato la famiglia. Appare nel video dimagrito e scheletrico.

E crescente solidarietà

Roger Waters ha una nuova canzone. Si intitola Sumud (perseveranza incrollabile). Una ballata, ma non solo un’altra ballata: in realtà un inno alla resistenza senza tempo. D’ora in poi, queste sonorità, e il loro grido di battaglia, dovrebbero idealmente estendersi a tutto il mondo, dal Mali a Giava, forgiando una già nascente Alleanza di Resistenza Globale.

Roger evoca martiri da Rachel Corrie a Marielle Franco – “Oh sorelle mie / aiutatemi ad aprire i loro occhi” – colmando i divari “attraverso il grande spartiacque” fino a raggiungere uno stato di consapevolezza in cui “la ragione raggiunge la maggiore età”.  (246) Roger Waters – Sumud (New Song, 2025) 

Proseguono intano i presidi quotidiani a staffetta, gli scioperi della fame, anche del personale sanitario, le petizioni ai governi locali perché prendano parola e posizione contro il genocidio, la campagna BDS…